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LA CINA DIVENTA UNA POTENZA MARITTIMA: PROVE IN MARE DELLA NUOVA PORTAEREI.

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Cari amici,

gli equilibri politici mondiali stanno cambiando, anche dal punto di vista militare. Se in Siria l’eventuale arrivo dei missili S 300, con gittata AA di 100 km, potrebbe veramente ribaltare l’equilibrio locale ( e parliamo di missili russi neanche particolarmente innovativi, visto che Mosca installa ormai gli S 400 e sta sviluppando gli S 500), anche in Cina le cose stanno cambiando.

Pechino non è mai stata una potenza navale, almeno negli ultimi 500 anni. La potenza navale dell’aerea è tradizionalmente l’insulare Giappone, anche se la Corea del Sud, recentemente, si è rivelata una marina estremamente evoluta ed efficiente, ma gli equilibri si stanno modificando, nel nuovo mondo multipolare.

La Cina ha iniziato le prove in mare della propria seconda portaerei,

La prima nave, la Liaoning, è una classe Kutuzov migliorata, comprata dall’Ucraina e porta 26 cacciabombadieri Shenyang J15

Questa seconda nave sarà molto più sofisticata e dovrebbe avere capacità molto superiori, oltre caricare più aerei. Si tratta di un passo avanti, e, soprattutto, a questo punto Pechino potrà mettere in mare un gruppo tattico autonomo, un  po’ come le Fleet USA, senza lasciare sguarnita la Madrepatria. Dovrebbe essere completamente operativa dal 2020 e, visto lo stato di costruzione, la data verrà rispettata.

Con questa flotta la Cina non solo potrà rafforzare le proprie pretese sul Mar Cinese Meridionale, ma potrà anche pattugliare la parte marittima della “Via della Seta”, la cui versione terrestre è saldamente nella sue mani ed in quelle di Mosca.

 


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