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La Cina costruisce un grande impianto per la cattura di carbonio… presso una centrale a carbone

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La China Energy Investment Corporation, un produttore di energia elettrica di proprietà statale, ha avviato un progetto di cattura del carbonio in una delle sue centrali a carbone termico, che sarà il più grande impianto di cattura del carbonio in Asia. La cosa appare un po’ strana: una centrale a carbone, che brucia carbonio per generaare energia, diventa anche un luogo di accumulo del carbonio. Nello stesso tempo il carbonio accumulato può essere…. bruciato!! Oppure si tratta di un’enorme operazione di green washing.

L’impianto per la cattura, l’utilizzo e lo stoccaggio del carbonio (CCUS) presso la centrale termoelettrica di Taizhou avrà una capacità annua di stoccaggio di 500.000 tonnellate di anidride carbonica (CO2), secondo quanto riportato venerdì dai media statali CCTV.
La Cina sta cercando di aumentare l’uso di CCUS nel suo enorme parco di centrali elettriche a carbone, che continua a crescere con l’aumento della domanda di energia.

Quest’anno, secondo gli analisti di ANZ Group, le preoccupazioni per la carenza di energia potrebbero costringere la Cina a fare maggiore affidamento sul carbone per mantenere stabili le reti elettriche in presenza di una crescente domanda di elettricità, anche a causa dell’aumento della flotta di veicoli elettrici (EV).

“È probabile che la carenza di energia riemerga, dato che l’accelerazione della transizione energetica continua a mettere sotto pressione le reti elettriche”, hanno aggiunto gli analisti.

Attualmente, la Cina sta costruendo o pianificando la costruzione di circa 366 gigawatt (GW) di nuova capacità di produzione di carbone, pari a circa il 68% della nuova capacità globale di carbone prevista per il 2022. Al di fuori della Cina, la capacità di generazione a carbone si sta riducendo, con 2,2 GW ritirati in Europa l’anno scorso e 13,5 GW di capacità ritirati negli Stati Uniti, il più alto tasso di ritiro di centrali elettriche a carbone a livello globale.
La cattura e lo stoccaggio dell’anidride carbonica sono uno dei modi in cui la Cina può mitigare le emissioni da carbone, dato che il primo consumatore di energia al mondo ha dichiarato di voler raggiungere il picco delle proprie emissioni entro il 2030. Nello stesso tempo c’è un controsenso nelle due applicazioni, tranne che la volontà non sia quella di collegarle.

Altrove, la CCUS sta guadagnando slancio nel Regno Unito e negli Stati Uniti, con un importante sostegno governativo nell’ultimo anno, come parte delle soluzioni per ridurre le emissioni di gas serra e mettere il mondo sulla strada per raggiungere gli obiettivi dell’Accordo di Parigi.


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