Attualità
La Cina cerca di risolvere il problema del Debito Locale
La Cina ha finalmente deciso di eliminare il debito nascosto degli LGFV, e di farlo emergere sotto forma di titoli delle amministrazioni locali garantiti dallo stato. In questo modo non sarà più necessario fare multe a caso e senza giustificazione per pagare debiti che ufficialmente non esistono

La Cina ha presentato un ambizioso piano per alleggerire il debito pubblico, con l’obiettivo di allontanare i governi locali dalle pratiche di contenimento della spesa che hanno aggravato la crisi interna.
I politici riuniti a Pechino la scorsa settimana hanno approvato una proposta per scambiare sei trilioni di yuan (840 miliardi di dollari) di debito “nascosto”, non ufficiale, appartenente ai governi locali con prestiti ufficiali a condizioni più favorevoli.
I debiti nascosti sono definiti come prestiti per i quali un governo è responsabile, ma che non sono stati resi noti ai cittadini o ad altri creditori.
Gran parte del debito nascosto delle amministrazioni locali negli ultimi due decenni è stato accumulato attraverso società di proprietà dello Stato note come veicoli di finanziamento delle amministrazioni locali (LGFV). Questi strumenti di debito non contabilizzati vengono poi scambiati su piattaforme ad hoc.
Mentre le stesse autorità provinciali e regionali erano soggette a restrizioni sui propri prestiti, gli LGFV erano meno regolamentati e venivano utilizzati per contrarre prestiti ed emettere obbligazioni al fine di finanziare progetti infrastrutturali.
Oggi, però, le amministrazioni locali stanno esaurendo le esigenze infrastrutturali da soddisfare, il che significa che i progetti più recenti, come ponti e centri congressi aggiuntivi, tendono a rendere meno perché c’è poca domanda. Non si possono costruire ponti e strade sul nulla, anche se la Cina ci ha provato.
Inoltre, con il crollo del mercato immobiliare nazionale che ha danneggiato i ricavi delle vendite di terreni da parte del governo, le LGFV rischiano di andare in default: infatti il maggior flusso finanziario dei governi locali era la vendita dei terreni che poi diventavano appartamenti e centri commerciali, ma ora tutto questo è finito, per l’eccesso di immobili sul mercato.
Secondo il Fondo Monetario Internazionale, le amministrazioni locali cinesi avranno un debito nascosto nelle LGFV pari a 60,4 mila miliardi di yuan (8,4 mila miliardi di dollari) entro il 2023.
Perché il debito nascosto è importante?
Appesantite dal debito, negli ultimi anni le autorità locali si sono rivolte a misure di risparmio come il taglio degli stipendi e delle pensioni dei dipendenti pubblici, la sospensione dei servizi di trasporto e la riscossione aggressiva di multe e tasse dalle imprese. Questo però sta causando molto scontento nel paese.
Secondo la pubblicazione finanziaria cinese Caixin, i governi locali delle regioni di Guangxi, Shaanxi e Sichuan hanno registrato un aumento significativo delle multe riscosse nella prima metà del 2022.
Quest’anno il governo centrale di Pechino ha ammonito le località a non raccogliere entrate attraverso le multe, dopo che a gennaio è stato scoperto che una contea della provincia settentrionale di Hebei aveva falsificato le firme su quasi 2.000 multe per violazione del codice della strada.
La corsa al risparmio ha danneggiato la fiducia delle imprese e dei consumatori, mentre i creditori del governo locale e gli appaltatori di infrastrutture non sono ancora stati pagati.
Cosa sta facendo la Cina per risolvere la situazione?
Il piano di swap del debito annunciato venerdì aumenterà il tetto del debito delle amministrazioni locali ogni anno dal 2024 al 2026, per un totale di 558 miliardi di dollari di debito nascosto che potrà essere sostituito. Il debito non scomparirà, semplicemente, finalmente, diventerà ufficiale.
Nel frattempo, ogni anno per cinque anni consecutivi, saranno stanziati 112 miliardi di dollari da nuove obbligazioni speciali degli enti locali per integrare le risorse finanziarie del governo”, ha dichiarato venerdì ai giornalisti il ministro delle Finanze Lan Fo’an.
L’entità del piano ha superato le aspettative, ma gli analisti di Goldman Sachs hanno avvertito venerdì che il suo impatto sarà modesto a meno che “la maggior parte dei proventi non venga utilizzata per pagare gli arretrati delle imprese e gli stipendi ritardati dei dipendenti pubblici”.
Se utilizzate correttamente, le nuove misure potrebbero “liberare risorse fiscali e consentire ai governi locali di funzionare più normalmente”, hanno scritto gli analisti di Societe Generale.
Non è la prima volta che il governo centrale cinese cerca di contenere il debito locale.
Nel 2015, Pechino ha lanciato un programma di debito in cambio di obbligazioni che incoraggiava i governi locali a scambiare i prestiti con obbligazioni a basso tasso di interesse.
Nel corso degli anni sono seguite una serie di misure di contenimento del debito, tra cui obbligazioni specifiche per il rifinanziamento di progetti esistenti.
Il nuovo piano per il debito fa parte di una serie di politiche presentate dai funzionari a partire da settembre, tutte volte a risollevare il Paese da una prolungata recessione.
Pechino ha allentato le restrizioni all’acquisto di case e tagliato i tassi di interesse per stimolare l’attività economica, ma gli analisti hanno chiesto stimoli più dettagliati.
Grazie al nostro canale Telegram potete rimanere aggiornati sulla pubblicazione di nuovi articoli di Scenari Economici.

You must be logged in to post a comment Login