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La BCE, cioè il paradiso dei Lobbisti. Nessuna voce le giunge dalla “Società civile”

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Cari amici,

una banca centrale dovrebbe essere in contatto anche con il mondo esterno. Le sue politiche hanno un’influenza che va ben oltre la regolazione del  settore creditizio, in quanto le politiche monetarie influenzano tutta la collettività , la sua ricchezza complessiva e la relativa distribuzione, quindi sarebbe ovvio che vi fosse non dico un’influenza, ma un ascolto da parte delle autorità monetaria del mondo sociale ed economico reale, fatto ancora più importante quando non esiste un’autorità politica di riferimento.

In teoria il contatto fra BCE ed economia reale e società dovrebbe avvenire tramite i “Gruppi di lavoro” organismi consultivi, ma il cui parere  è rilevante per la BCE stessa e per i propri board, tanto da poter influenzare le sue politiche. Uno strumento in teoria utile, in realtà perfettamente superfluo ed autoreferenziale.

Come possiamo vedere dal report di Corporate Europe questi gruppi di ascolto sono esclusivamente puntati su temi di carattere finanziario – tecnico:

Oltre all’assenza di temi di carattere economico più ampio, sui quali la BCE ha comunque comunque un profondo effetto, estremamente particolare, se non scandaloso, è lo strumento con cui sono selezionati i membri di questi gruppi: di 517 membri dei 23 gruppi costituiti, bel 508 sono nominati fra membri di società private, e dei restanti 11 solo 2 sono espressione degli interessi di consumatori o di gruppi sociali più ampi, mentre 6 sono espressione di interessi esterni, come Airbus o l’associazione degli avvocati greci. Perfino nelle attività di carattere consultivo/normativo non viene dato nessuno spazio agli interessi del pubblico. Praticamente si è creata una colossale lobby autoreferenziale di cui fanno parte esclusivamente i soggetti che sarebbero oggetto dell’attività di regolazione e controllo della BCE. La selezione poi è fatta quasi sempre da parte della BCE stessa con scelta diretta.

Questa assoluta autoreferenzialità è ancora più evidente se analizziamo, in modo decrescente, l’origine di questi consulenti.

 

Come vedete la BCE non ascolta nessuno, se non quelli che vuole ascoltare, cioè le lobby creditizie. Un sistema perfettamente autoreferenziale, nel quale il risparmiatore non ha nessuna voce. La BCE non è altro che la base delle lobby, la loro perfetta sublimazione. Null’altro.

 

 

 


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