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La BCE annuncerà lo strumento “Anti-Frazionamento” o il fondo “Salvadraghi”? Basta forzature, fatevi una doccia fredda

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Mercoledì la BCE dovrebbe annunciare e, soprattutto, spiegare il famoso “Strumento anti frazionamento”, la meraviglia che dovrebbe impedire le fratture dell’area euro e l’esplodere dei tassi di interesse e degli spread. In realtà, qualsiasi strumento venga ad essere messo in atto, alla fine consisterà in un acquisto di titoli di stato dei paesi dell’area euro: tutto il resto è  contorno, fuffa di carattere politico. Se l’intervento sarà definito come “condizionale” o “limitato” sarà ritenuto dal mercato mancante, insufficiente. Lo dice chiaramente il Financial Times : Per il momento, gli operatori di mercato osserveranno con attenzione ulteriori indizi sul ventilato strumento “anti-frammentazione” della BCE, volto a limitare la divergenza dei costi di prestito tra i Paesi più forti e quelli più deboli del blocco. Frederik Ducrozet, global macro strategist presso il gestore patrimoniale svizzero Pictet Wealth Management, ha dichiarato di aspettarsi che lo strumento sia “audace, flessibile e sufficientemente credibile da impedire un allargamento sostenuto degli spread delle obbligazioni periferiche nel medio termine”.

Quindi questo strumento, per essere efficace, deve essere sicuro e flessibile, cioè da un lato dare certezza dell’intervento, dall’altro assolutamente non richiedere trattative, accettazione di patti di sangue, sacrifici dei pensionati etc. Altrimenti innescherà una spirale di conflittualità politica e sociale che, fra i soliti ricatti incrociati, potrebbe portare a far saltare l’Euro e, visto quello che sta succedendo, non è un’impotesi di scuola.

Poi abbiamo in Italia coloro che utilizzano questo strumento, ancora prima di essere rivelato, un mezzo di ricatto politico. Parliamo di coloro che sono abituati a utilizzare in modo anti italiano e politico qualsiasi elemento esterno. Quelli per cui “Muoia la Patria, purché vinca la mia parte”, che sarebbero pronti a servire qualsiasi potere esterno pur di primeggiare fra i servi. Parliamo, ovviamente, dei soliti, di cui fi facciamo un esempio:

 

Quindi per Letta  o c’è Draghi oppure la BCE potrebbe non intervenire. Quindi, come nota Bonifacio Castellane, la BCE si trasforma da ente indipendente, almeno in teoria, in uno strumento di politica interna, facendo delle evidenti preferenza fra un presidente del consiglio e un altro. Un tradimento del proprio mandato e , soprattutto, la distruzione preventiva del proprio strumento che se è condizionale diventa inutile o dannoso. Quindi Letta , danneggiando l’Italia e perfino l’Euro, trasforma lo strumento anti- frazionamento in uno strumento salva-Draghi. Ignaro, evidentemente, che comunque fra quattro mesi Draghi navigherà verso lidi migliori, oppure sperando di poter imporre l’ennesimo governo tecnico all’Italia NONOSTANTE il risultato elettorale. L’ennesimo colpo alla nostra morente democrazia.

Enrico, stai sereno

 

 

 


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