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La Banca Centrale russa ricomincia a comprare oro

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La banca centrale russa ha dichiarato domenica che avrebbe ricominciato ad acquistare oro sul mercato interno, ultima mossa estrema per cercare di stabilizzare i mercati finanziari e le sue riserve dopo che le sanzioni occidentali hanno preso di mira il suo sistema bancario.

La banca centrale russa è stata oggetto di sanzioni occidentali durante il fine settimana dopo che l’UE, gli Stati Uniti e gli alleati hanno deciso di rimuovere alcune banche russe dal sistema bancario internazionale SWIFT e hanno imposto restrizioni alla banca centrale russa in risposta alla guerra russa in Ucraina.

Ciò garantirà che queste banche siano disconnesse dal sistema finanziario internazionale e che venga danneggiata  la loro capacità di operare a livello globale. In secondo luogo, ci impegniamo a imporre misure restrittive che impediranno alla Banca centrale russa di dispiegare le sue riserve internazionali in modi che minano l’impatto delle nostre sanzioni”, ha affermato sabato la Commissione europea.

Cercando di contenere un massiccio crollo del rublo russo e una corsa agli sportelli iniziata già nel fine settimana, la banca centrale russa ora riprende ad acquistare oro dopo una pausa di due anni. La Russia, che ha la quinta riserva aurea più grande del mondo, ha smesso di acquistare oro all’inizio della pandemia quando i prezzi dell’oro sono aumentati vertiginosamente con gli investitori in cerca di rifugi sicuri quando i mercati azionari e petroliferi stavano crollando.

Il rinnovato acquisto di oro da parte della Russia dovrebbe sostenere ulteriormente i prezzi dell’oro, che sono già aumentati del 6% quest’anno. All’inizio di lunedì, l’oro spot è aumentato dell’1,1% a $ 1.909,16 l’oncia ed era sulla buona strada per registrare il mese migliore da maggio 2021.

È probabile che i prezzi dell’oro superino i $ 2.000 per oncia troy nei prossimi mesi, ha affermato domenica Goldman Sachs. Goldman ha un obiettivo di prezzo di $ 2.150/oncia sull’oro.

“Il ruolo unico dell’oro come valuta di ultima istanza sarà probabilmente evidente se le restrizioni all’accesso della banca centrale russa alle sue riserve offshore lasceranno sfruttare le sue grandi scorte di oro nazionali per continuare il commercio estero, molto probabilmente con la Cina”, hanno affermato gli analisti di Goldman.

Il problemi però che si trova ad affrontare la Banca Russa sono tre:

  • la forte svalutazione del rublo lo rende meno attrattivo a chi ha oro da vendere, anche internamente;
  • comunque le riserve d’oro sono difficilmente smobilizzabili. Più che altro sono un fattore di comunicazione;
  • le riserve estere bloccate sono state pari al 50% del totale delle sue riserve, circa 300 miliardi di euro.

Non sarà facile per la Banca centrale russa mantenere l’operatività del sistema finanziario.


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