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l ritorno dell’atomo nei mari: la Guardia Costiera USA istituisce la Divisione Nucleare. Pragmatismo e strategia
Svolta strategica per gli Stati Uniti: istituita la Maritime Nuclear Policy Division. L’obiettivo è regolare e favorire l’uso di reattori nucleari nel trasporto marittimo civile per decarbonizzazione e sicurezza nazionale.

La tecnologia corre, e la burocrazia – quella sana – deve correre altrettanto velocemente per non diventare un freno allo sviluppo. In un contesto globale dove la decarbonizzazione non è solo uno slogan, ma una necessità tecnica, e dove l’indipendenza energetica è divenuta un imperativo strategico, l’industria marittima sta guardando con rinnovato interesse al nucleare.
Non parliamo solo di grandi portaerei militari, ma dell’applicazione di reattori moderni (spesso SMR, Small Modular Reactors) al trasporto civile e commerciale. Gli Stati Uniti, con il consueto pragmatismo che spesso manca al Vecchio Continente, hanno deciso di non farsi trovare impreparati. La Guardia Costiera degli Stati Uniti (USCG) ha annunciato ufficialmente la creazione della Maritime Nuclear Policy Division (Divisione per la Politica Nucleare Marittima).
Un passo necessario per la sicurezza e l’industria
La logica è la seguente: se l’industria vira verso l’atomo per muovere le merci, l’ente regolatore non può restare a guardare le vecchie caldaie a gasolio. La nuova divisione, inserita all’interno dell’Ufficio per gli Standard di Progettazione e Ingegneria (CG-ENG), nasce proprio per colmare il vuoto normativo e tecnico.
L’obiettivo non è solo burocratico. Si tratta di supportare il Coast Guard Force Design 2028 e le priorità dell’amministrazione per rivitalizzare l’industria marittima americana. In termini keynesiani, lo Stato crea l’infrastruttura normativa affinché il privato possa investire e innovare in sicurezza.
La nuova divisione avrà compiti precisi e cruciali:
Punto di contatto centrale: Sarà l’interfaccia unica per lo sviluppo di politiche sull’integrazione sicura della tecnologia nucleare nel sistema di trasporto marittimo.
Coordinamento: Agirà come collegamento tra l’industria, le agenzie federali e i laboratori nazionali.
Sviluppo normativo: Definirà gli standard domestici e internazionali, evitando il “Far West” tecnologico.
La tabella di marcia della Divisione
Ecco, in sintesi, come la Guardia Costiera USA intende muoversi con questa nuova struttura:
| Ambito di Azione | Obiettivo Principale | Partner Coinvolti |
| Normativa | Creare un quadro di requisiti chiari per l’adozione sicura dei reattori. | Partner federali e internazionali |
| Innovazione | Rimanere aggiornati sull’evoluzione dei reattori (es. IV generazione). | Accademia, Laboratori Nazionali |
| Sicurezza | Mantenere alti standard di security e prevenzione. | Industria nucleare, Agenzie di Intelligence |
Il commento
Il Contrammiraglio Wayne R. Arguin, assistente comandante per la politica di prevenzione, è stato chiaro: “La Guardia Costiera deve tenere il passo con i progressi dell’industria marittima”. Arguin ha sottolineato come la creazione della divisione garantisca che la USCG sia “pienamente impegnata con le parti interessate per integrare in sicurezza la tecnologia nucleare marittima”.
Non si tratta di enfasi, ma di realismo. Mentre altrove si discute ancora se il nucleare sia “green” o meno, oltreoceano si preparano le regole per le navi del futuro. Una mossa che garantisce agli USA il mantenimento di un ruolo di leadership nel Marine Transportation System, unendo sicurezza nazionale e prosperità economica. Un esempio di come lo Stato dovrebbe accompagnare, e non ostacolare, l’evoluzione tecnologica.
Domande e risposte
Perché la Guardia Costiera USA ha creato una divisione nucleare proprio ora?
La decisione risponde a un’evoluzione rapida della tecnica. L’industria marittima sta puntando sui moderni reattori nucleari sia per soddisfare le esigenze di decarbonizzazione sia per motivi strategici ed energetici. La Guardia Costiera deve quindi anticipare i tempi, creando un quadro normativo che permetta l’adozione di queste tecnologie in sicurezza, senza rincorrere i fatti a posteriori.
Qual è il ruolo economico di questa decisione?
Oltre alla sicurezza, c’è un forte aspetto di politica industriale. Creando standard certi e un punto di contatto unico, la Guardia Costiera facilita gli investimenti privati nel settore marittimo nucleare. Questo sostiene la rivitalizzazione dei cantieri navali e dell’industria americana, favorendo l’innovazione tecnologica e la competitività degli USA nel commercio globale, in piena ottica di supporto statale allo sviluppo.
La nuova divisione si occuperà solo di navi americane?
Non esclusivamente. Sebbene il focus sia la sicurezza nazionale e il sistema di trasporto marittimo USA, la divisione ha il mandato di sviluppare politiche internazionali attraverso il coordinamento con partner esteri. Dato che il trasporto marittimo è globale, gli standard definiti dagli USA influenzeranno inevitabilmente le normative mondiali sulla propulsione nucleare civile.








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