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KEDRION-MARCUCCI ED I SOLDI DAL SANGUE DEGLI ITALIANI PER LA SIEROTERAPIA. Il PD è il contrario di Re Mida: ogni cosa che tocca, anche la più pura, diventa merda
Una settimana fa ha fatto scandalo l’indignazione di De Donno, il medico che ha fatto partire la sperimentazione scientifica sulla sieroterapia a Pavia e Mantova, prima al mondo sul COVID-19, perchè l’ISS ha preferito, come capofila della sperimentazione, il misterioso studio “Tsunami” di Pisa. Ora iniziamo a capire il perchè, grazie al Giornale, riportato anche da Dagospia.
Giovedì scorso, prima di De Donno, in senato viene sentita Farmaindustria che, dopo il presidente Scaccabarozzi, fa parlare il capogruppo del PD al Senato Paolo Marcucci, che, casualmente, è anche il CEO di Kedrion Biopharma, colosso italiano, guarda caso, degli emoderivati. In un passato dimenticato dai più ricordiamo che tutto il settore fu colpito dallo scandalo degli emoderivati, tanto per ricordare quanto si tratti di un prodotto delicato. Parliamo di un’azienda con oltre 600 milioni di fatturato.
Marcucci si è vantato di aver fornito grati i kit di consumo per l’inattivazione virale del plasma: bene bravo, ma lo hai fatto per avere in cambio qualcosa: infatti ha affermato che metterà a disposizione il “Centro di lavorazione” di Napoli per trasformarlo in “Plasma Iperimmune” a lunga durata, circa 4 anni, e quindi trasformandolo in un prodotto industriale. Bellissimo, peccato che De Donno dopo abbia detto l’esatto opposto e che la tendenza attuale sia quella di realizzare non grandi centri per emoderivati, ma dei piccoli complessi nei pressi degli ospedali maggiori, per avere emoderivati, ma anche culture cellulari, in modo rapido , efficiente e flessibile. In questo momento negli USA c’è proprio un’evoluzione in questo senso. Però Marcucci pensa di andare anche oltre ed ha programmato per ottobre il lancio di gammaglobuline iperimmuni insieme all’Israeliana Kamada.
Una terapia nata quasi come “Sociale” e completamente gratuita, quasi una versione di caura contro i “Big Pharma” , viene quindi trasformata da Marcucci e dal PD in una occasione per far palanche sulla salute della gente, e senza neanche la certezza che la soluzione da lui prospettata di centralizzazione della lavorazione della terapia sia la migliore in assoluto. Anzi con buone possibilità che non lo sia, visto che significa che, nel resto del mondo, si stanno sbagliando. Però il PD può condizionare l’Istituto Superiore di Sanità ed anche quattro regioni rosse, oltre a tutti i media per cui vedremo che questa cura diventerà perfetta, e confermerà che il PD è il contrario di Re Mida: qualsiasi cosa tocchi, anche la più pura, diventa merda.
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