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Kazakistan: perché è talmente essenziale per Mosca da portare a un intervento militare

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La repressione della rivolta in Kazakistan è ancora in corso. Non sapremo probabilmente mai il vero numero dei morti fra i ribelli, sicuramente decine se non un centinaio, anche perché il presidente Kassym-Jomart Tokayev ha dato ordine di sparare senza preavviso su chiunque si opponesse. Gli arresti sono stati più di tremila e comunque il centro economico Almaty e la capitale Nur-Sultan sembrano uscite da una guerra.

Il Kazakhstan ha visto il primo ampio, pubblico e ufficiale utilizzo di truppe russe fuori dai confini da anni. 3000 soldati del CSTO, il patto per la sicurezza che lega Russia e alcune repubbliche ex sovietiche, sono giunte nel paese per fare “Peacekeeping”, cioè per supportare le truppe kazake, con tanto di autorizzazione all’uso delle armi. Questi soldati erano in gran parte russi.

Non poteva essere altrimenti, visto il peso che il Kazakistan ha per Mosca. Le notizie erano in prima pagina nei giornali e aprivano i telegiornali russi. Il Kazakistan è forse più importante dell’Ucraina, e per svariati motivi:

  • Innanzitutto, la Russia e il Kazakistan hanno il più grande confine terrestre continuo sul pianeta terra. Se il Kazakistan si destabilizza, una frazione significativa dei 19 milioni di residenti del paese potrebbero diventare profughi che attraversano il confine. La Russia non è disposta a lasciare che ciò accada.
  • In secondo luogo, circa un quarto della popolazione del Kazakistan è di etnia russa. I nazionalisti kazaki sono per la stragrande maggioranza musulmani, avversari della minoranza russa cristiano-ortodossa. La Russia crede che la guerra civile comporterebbe un rischio non banale di pulizia etnica anti-russa.
  • Terzo, il cosmodromo di Baikonur in Kazakistan era il cuore del programma spaziale sovietico. La Russia lo usa ancora come principale struttura di lancio spaziale. Il cosmodromo di Vostochny nell’estremo oriente russo ridurrà questa dipendenza, ma non è ancora completo.
  • n quarto luogo, la Russia conduce i suoi test sui missili anti-balistici presso il sito  di Sary-Shagan in Kazakistan. È qui che sta avvenendo lo sviluppo in corso del sistema ABM S-550, uno dei fondamenti della sicurezza nazionale della Russia.
  • In quinto luogo, il ciclo del combustibile nucleare della russo è intimamente legato al Kazakistan, primo produttore mondiale di uranio. Le operazioni di estrazione dell’uranio sostenute dalla Russia sono attive in tutto il paese. Il minerale del Kazakistan viene arricchito a Novouralsk, in Russia, e poi tornare indietro ed essere utilizzato negli impianti di  assemblaggio made in China per il combustibile nucleare.

Quindi Mosca non poteva restare con le mani in mano di fronte a rivolte che ritiene poi parte della “Guerra ibrida” occidentale, a torto o a ragione. Il tutto a pochi giorni dagli incontri con la Nato per ridurre il complesso problema ucraino. Però, se si vuole la pace con la Russia, bisogna conoscerne le esigenze difensive.


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