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Italia: rimbalzo ordini industria, ma latita la domanda interna

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Oggi sono stati pubblicati i dati riguardanti gli ordini dell’industria ad aprile ed i dati sono il classico bicchiere mezzo vuoto e mezzo pieno. Iniziamo con il presentarli e poi diamone una lettura dal punto di vista della politica economica.

Per quanto riguarda gli ordini questi hanno avuto un consistente rimbalzo rispetto al mese precedente:

Le attese erano per un +2,4 e invece ci si è attestati su un +2,2%. In dato comunque sarebbe piuttosto buono, ma analizziamolo in profondità.

Il problema nn è di domanda esterna, che è cresciuta del 6,2%, contro il calo del periodo precedente del -6,1%. Il problema invece è legato agli ordini interni che permangono stagnanti con un -0,5%. Il problema quindi non è l’export, ma , in questo seguendo la Germania, anche se su scala molto minore, c’è un problema di domanda interna.

In generale abbiamo anche un altro paradosso: aumenta la produzione industriale su base annua (+1,3%), ma calano  gli ordini , sempre su base annua (-3,6%) segno da un lato di un incremento delle scorte, dall’altro comunque di una maggiore incertezza nell’attività di produzione.

In generale, come in Germania, sussiste un problema di domanda interna, che, normalmente, sarebbe facilmente risolvibile, ma che non lo è perchè collegato a vincoli nelle dinamiche de bilancio europeo, dei limiti al deficit, etc etc. Perfino chi questi limiti non ha /vedi Germani) ha talmente introiettato il concetto di “Spesa pubblica cattiva” che non ne fa, anche se, come nel caso tedesco , questo significa penalizzare domanda ed industria interna. Poi magari si rimane stupiti che le grandi società cinesi o americane,, le prime con dentro spesso direttamente la mano pubblica e le seconde con laute commesse nel settore militare, vengano a far shopping con 4 soldi nelle migliori società europee, come ad esempio è accaduto nel settore della robotica. Un preconcetto vi seppellirà.

 


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