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ITALIA, POVERTA’ E MANCANZA DI PROSPETTIVE. IL RISULTATO DI UN FALLIMENTO CHE , COME SEMPRE , E’ ORFANO

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L’Italia ha un grande segreto, più dei conclavi, più della morte di Mattei, più dell’oro di Dongo. Il grande mistero dell’Italia è come una  classe politica incredibilmente fallimentare abbia ancora il coraggio di proporsi al pubblico e come il pubblico non tiri pomodori ogni volta che la vede.

Scrivo questo con grandissima amarezza, ma lo scrivo anche perchè se lo chiedono un po’ tutti coloro che parlano e che scrivono di economia dall’estero. Oggi per esempio, ne parlava Zerohedge con un articolo semplice ed essenziale:

La domanda è come si facci a parlare di ripresa con il numero dei poveri triplicato negli ultimi 10 anni, ma con un salto fortissimo a partire dal 2011. Quando l’Italia ha iniziato il “Percorso di salvezza” di Monti, è esploso il numero dei poveri  e non ci sono segni seri di una calo.

Siamo partiti da 1,56 milioni di poveri nel 2006 per arrivare a 4,57. Un dato che dovrebbe far pensare chi è al governo , ma non mi sembra di assistere ad autocritiche.

Anzi c’è un susseguirsi di notizie trionfalistiche circa la crescita in Italia  nel 2017

La crescita sarebbe , secondo Banca d’Italia, trascinata dal settore dei servizi. Ora i dati sui consumi interni sono i seguenti

E parlare di una crescita dei consumi perchè , miracolosamente, vi sono stati due mesi con variazioni positive dopo un periodo molto prolungato di alternanza mi sembra un “Wishful thinking”, in vista delle elezioni, anche perchè l’OCSE, che non segue i cicli elettorali, la vede in modo un po’ diverso

L’OCSE ci dà una crescita molto più bassa nel 2017 rispetto alle previsioni Banca d’Italia ed una previsione ancora più contenuta per il 2018, con il solo 0,84%.  Ora l’OCSE non ha elezioni, e non ha bisogno di farsi appoggiare da un governo per coprire il proprio operato. Eppure tutti parlano di “Crescita”….

Basterebbe confrontare i dati OCSE, o quelli Banca d’Italia, con la media crescita dell’area euro, ed abbiamo la risposta..

La nostra crescita è la metà di quella Europea se consideriamo i dati OCSE, e del 35% inferiori alla media se prendiamo gli ottimistici dati Banca d’Italia… Parliamo ancora di crescita, o sarebbe meglio parlare di STAGNAZIONE.

Intanto però nessuno si prende la responsabilità di questi anni perduti, anzi di questa evidente sconfitta economica. NESSUNO!!

Speriamo che qualcuno in Italia se ne accorga…

 

 


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