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Analisi e studi

PMI italiano in crescita: un segnale positivo per l’Economia, ma sarà sufficiente?

Italia, PMI composito di maggio a 52.5 (top da un anno!) grazie a servizi e manifattura. Ma l’export resta debole e l’inflazione rialza la testa. Economia interna più forte dell’UE?

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Ogni tanto anche l’Italia riceve un segnale positivo sugli indici previsionali: il PMI Composito HCOB italiano è salito a 52,5 a maggio 2025, da 52,1 ad aprile, registrando l’espansione economica più robusta in oltre un anno. Questo indice, che misura l’attività combinata di manifattura e servizi, evidenzia una ripresa trainata da entrambi i settori.

Il PMI Servizi ha raggiunto 53,2, il livello più alto in quasi un anno, mentre la manifattura è tornata in territorio espansivo per la prima volta dopo mesi di stagnazione. La crescita degli ordini, seppur moderata, e l’aumento dell’occupazione, soprattutto nei servizi, confermano che la ripresa sta guadagnando terreno.

Ecco il relativo grafico:


Le imprese italiane mostrano un rinnovato ottimismo, con la fiducia ai massimi da tre mesi, anche se permane una certa cautela rispetto alla media storica. Nils Müller, economista di Hamburg Commercial Bank, sottolinea che la domanda interna rimane solida, sostenendo il settore dei servizi come motore principale dell’economia.

Tuttavia, le esportazioni continuano a soffrire, con un calo per il decimo mese consecutivo, penalizzate da un contesto globale incerto. Le trattative commerciali USA-UE restano un punto interrogativo cruciale per gli esportatori italiani. pr fortuna che ancora il mercato interne tiene un po’, altrimenti sarebbe un bel disastro.

Sul fronte dei prezzi, si registra un’accelerazione delle pressioni inflazionistiche, da confrontare con il gelo di due nni fa. I costi di input, spinti da salari ed energia, sono aumentati, portando a un rialzo dei prezzi di vendita al ritmo più rapido in oltre un anno.

Questo potrebbe sfidare la capacità di spesa dei consumatori e complicare le decisioni dell’ECB, che potrebbe ridurre i tassi a giugno, ma deve monitorare l’inflazione nei servizi. Nonostante le sfide, l’economia italiana mostra segnali di vitalità ben superiori a quanto meriti l’Europa, con un minimo di  prospettive di crescita.


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