Israele di addestra per colpire i siti nucleari iraniani

L’aeronautica israeliana ha annunciato che questa settimana condurrà le più grandi esercitazioni aeree congiunte degli ultimi anni con l’aeronautica statunitense, che prevedono una finta missione altamente provocatoria per abbattere i siti nucleari iraniani.

I dettagli del Jerusalem Post, basati su dichiarazioni militari, sono i seguenti: “L’esercitazione si svolgerà da martedì a giovedì sopra il Mar Mediterraneo e Israele. Comprenderà voli a lungo raggio come quelli che i piloti israeliani potrebbero dover effettuare per raggiungere la Repubblica Islamica”.

Oltre ai jet da combattimento, parteciperanno anche i rifornitori aerei di entrambe le parti, dato che le forze armate simuleranno operazioni che in teoria potrebbero raggiungere la Repubblica islamica attraverso tutto il Medio Oriente.

Nel frattempo, Stati Uniti e Israele hanno promesso una più stretta cooperazione militare e di intelligence, con Washington che ha promesso di assistere lo Stato ebraico con una difesa missilistica se mai dovesse essere attaccato.

Il capo di stato maggiore dell’IDF, ten. gen. Aviv Kohavi ha dichiarato al Comandante del CENTCOM, Gen. Michael Kurilla, durante la visita del primo a Washington la scorsa settimana: “Stiamo operando insieme su tutti i fronti per raccogliere informazioni, neutralizzare le minacce e prepararci a vari scenari in una o più arene”.

Tutto questo avviene mentre il primo ministro designato Benjamin Netanyahu sta formando un governo e presto sarà di nuovo comandante in capo. Il noto falco anti-iraniano ha già avvertito in passato che Israele non esiterà a condurre un attacco preventivo contro la Repubblica islamica se Teheran si avvicinerà allo sviluppo di una bomba nucleare.

L’unica domanda che rimane è se l’amministrazione Biden darà il via libera a tale attacco preventivo. Va inoltre ricordato che Israele avrebbe assistito in qualche modo (probabilmente sul fronte dell’intelligence) l’attacco di Trump del gennaio 2020 contro il Gen. Qasem Soleimani della Forza Quds dell’IRGC, avvenuto durante il precedente mandato di Netanyahu.