Seguici su

Difesa

Bombe “Intelligenti” da aerei da trasporto: l’arma segreta di Israele per annientare il nucleare iraniano senza l’aiuto americano?

Senza l’aiuto USA, come può Israele colpire i bunker atomici iraniani? Emerge uno scenario shock: l’uso di aerei da trasporto C-130 per lanciare bombe devastanti. Un piano audace e rischiosissimo che potrebbe cambiare le sorti del Medio Oriente.

Pubblicato

il

In un crescendo di tensione che tiene il mondo con il fiato sospeso, una domanda cruciale aleggia sul Medio Oriente: come potrebbe Israele neutralizzare la minaccia nucleare iraniana, annidata nelle profondità della terra, senza il supporto militare diretto degli Stati Uniti? La risposta potrebbe celarsi non in un caccia supersonico di ultima generazione, ma nella versatile e insospettabile flotta di aerei da trasporto C-130 Hercules dell’aviazione israeliana (IAF).

Il cuore del problema iraniano si trova a Fordow, un impianto di arricchimento dell’uranio costruito sotto una montagna, impenetrabile alle munizioni convenzionali. Fino ad oggi, l’unica soluzione teorica conosciuta per polverizzare un simile obiettivo era affidata al binomio americano: il bombardiere stealth B-2 Spirit e la sua potentissima bomba GBU-57 MOP (Massive Ordnance Penetrator), un’arma progettata specificamente per penetrare decine di metri di roccia e cemento. Ma con Washington che, almeno per ora, si tiene fuori da un coinvolgimento cinetico diretto, Israele è costretto a trovare un’alternativa audace e autonoma.

Impianto di Fordow

La Sfida: colpire l’impenetrabile

Senza i B-2, un’operazione di terra su vasta scala in territorio nemico sembrava l’unica, rischiosissima opzione, utilizzando unità d’incursori sbarca o infiltrate. Il Mossad agisce ed ha agito in Iran, ma un conto è piazzare una trappola esplosiva o lanciare dei droni o illuminare un bersaglio per missili lanciati da un aereo, un altro è attaccare una posizione ben difesa. Le incertezze sarebbero enormi e le forze da mettere in campo non indifferenti.

Tuttavia, recenti sviluppi hanno cambiato le carte in tavola. Secondo gli analisti, la superdiversi analisti, la superiorità aerea di Israele nei cieli iraniani è ormai un dato di fatto. Le difese aeree di Teheran sono state così degradate da permettere a caccia e droni di operare con una libertà impensabile solo pochi mesi fa. Questo apre uno scenario radicalmente nuovo: se i cieli non sono più una barriera insormontabile, anche un aereo lento e massiccio come il C-130 potrebbe avere la sua occasione.

L’alternativa israeliana: Il C-130 “Bombardiere”

L’idea, per quanto audace, ha solidi precedenti storici. Durante la guerra del Vietnam, i C-130 furono usati per lanciare le bombe BLU-82 “Daisy Cutter per creare zone di atterraggio istantanee nella giungla. Più di recente, nel 2017, un C-130 ha sganciato in Afghanistan la GBU-43 MOAB, la “Madre di tutte le Bombe”, con effetti devastanti. Durante Desert Storm, con scopi anche di guerra psicologica, il C-130 sganciò bombe da 7,5 tonnellate GBU-82 sulle linee irachene, con un preavviso effettuato con volantini:

Perché, quindi, non adattare questo concetto per lanciare un “super penetratore” di produzione israeliana o una versione modificata del MOP, il Massive Ordinance Penetrator, ma bomba a penetrazione per decine di metri nella roccia messa a punto dagli USA?

Un’arma da quasi 13.600 kg (il peso del MOP) potrebbe teoricamente essere alloggiata e rilasciata dalla stiva di un Hercules. Certo, ci sono delle sfide tecniche significative.

Le criticità di un piano B così audace sono principalmente due:

  1. Potenza Cinetica: Un C-130 vola molto più basso e più lentamente di un B-2. Un ordigno sganciato da 9.000 metri a 400 km/h avrà una forza d’impatto significativamente inferiore rispetto a uno lanciato da 17.000 metri a 800 km/h. Questa differenza potrebbe compromettere la capacità della bomba di scavare abbastanza in profondità per raggiungere il cuore di Fordo. Una possibile soluzione? Utilizzare più bombe in successione sullo stesso punto, in modo che ogni esplosione scavi più a fondo, oppure dotare l’arma di un razzo ausiliario per aumentare la velocità di impatto finale.
  2. Sopravvivenza del Vettore: Nonostante il degrado delle difese aeree iraniane, inviare un C-130 nel cuore del paese rimane una missione ad altissimo rischio. Richiederebbe un’operazione di supporto massiccia per sopprimere ogni minaccia residua, dai missili terra-aria mobili ai sistemi a corto raggio.

MOP sganciato da un B-2

È un’opzione fattibile?

La risposta rimane avvolta nell’incertezza, ma la possibilità esiste. Anche se un C-130 non riuscisse a garantire la distruzione totale di un sito super-fortificato come Fordow, potrebbe comunque colpire con efficacia decine di altri obiettivi strategici iraniani sepolti sotto le montagne, ma meno protetti. Comandi militari, depositi di armi e altri siti critici potrebbero diventare vulnerabili.

Mentre non vi è alcuna prova che Israele abbia già sviluppato una tale capacità, questa ipotesi rappresenta una soluzione creativa e drammatica a un problema strategico enorme. Nello stesso tempo appare strano che Gerusalemme si sia avviata in una campagna così costosa e complessa, dai rischi enormi, senza aver valutato una soluzione al problema delle installazioni seppellite nelle montagne, un problema ben noto e perfino pubblicizzato dagli Ayatollah. Magari la soluzione è completamente diversa e legata all’uso d più forza cinetica e meno peso, con l’utilizzo di uno o più segreti vettori Jericho 3 , di cui si sa pochissimo, ma che potrebbero lanciare ad altissima velocità una massa che si pensa possa arrivare alle 2 tonnellate. Ma questo è un altro discorso.


Telegram
Grazie al nostro canale Telegram potete rimanere aggiornati sulla pubblicazione di nuovi articoli di Scenari Economici.

⇒ Iscrivetevi subito


E tu cosa ne pensi?

You must be logged in to post a comment Login

Lascia un commento