Inizia la Coppa del Mondo: triste, costosa e senza birra…

Inizia la Coppa del Mondo e dell’evento di marketing della FIFA, almeno in Italia, interessa poco alla gente. Questo è ovviamente dovuto al fatto che la nostra nazionale guarderà l’evento dalla TV, se vuole, ma anche in altri paesi partecipanti il pubblico sembra ben poco interessante.

Il Qatar ha ben pagato per avere l’evento, ma i soldi non sanano tutto:

• il momento è inconsueto, il pubblico non c’è  abituato a seguire un mondiale in inverno;
• il Paese ospite è stato al centro di innumerevoli polemiche per lo sfruttamento dei lavoratori a livello semi-servile, il tutto per preparare gli stadi per lo spettacolo che ora si presenta freddino, nonostante le temperature;
• il governo, cioè la Casa Reale (il Qatar è una monarchia assoluta) ha deciso di non vendere la birra negli stadi, nonostante l’accordo commerciale precedente in materia con la Budweiser. Il risultato è stato tifosi poco felici e magazzini pieni di quantità enormi di birra Il marchio ha preso quasi con sportività il fatto che migliaia e migliaia di lattine sarà destinata al macero, e ha annunciato che queste lattine saranno regalate al paese vincitore. Prosit!
• Questa ha portato ad una situazione curiosa in cui la birra è vendibile solo appena fuori gli stati nelle Fan Zone. peccato che questo crei pericolosi accalchi di persone che la sicurezza non sembra in grado di gestire, come ha mostrato l’apertura. I fan corrono a comprare i beveraggi e il servizio d’ordine non riesce a controllarla
  

  Todo iba bien hasta que el alcohol llegó al Fan Fest de Qatar y los aficionados hasta hicieron a un lado a los elementos de seguridad…https://t.co/o4Ext1VMqZ pic.twitter.com/RlTm9pr5XU

  — Esto en Línea (@estoenlinea) November 19, 2022

  Comunque non vedremo tanti ubriachi, dato che una birretta costa 13 dollari….

Tutto questo immerso in un marketing invadente e disturbante da parte della FIFA, ormai trasformata in una macchina per far fare soldi. E lo sport? E il Calcio? Non interessano quasi a nessuno, in fondo, soprattutto a chi sta organizzando l’evento.