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INFLAZIONE: Germania ed Italia, malati e morti

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Oggi sono stati pubblicati i dati relativi all’inflazione in Germania ed in Italia, e confermano che, economicamente, siamo nel cuore dell’inverno.

Iniziamo con la Germania:

L’inflazione calcolata su base annua è calata dal 1,4% al 1,2%, contro le aspettative del mercato di un 1,3%. Questo significa che il mese ha visto l’ennesimo calo dell’inflazione , calcolata su base annua, che ha raggiunto il valore più basso dal febbraio 2018.

In Italia va anche peggio:

L’inflazione calcolata su base annua è rimasta allo 0,4%, lo stesso valore che si era registrato a luglio ed ad agosto. Siamo al livello più basso dal 2016, e se c’è stata un po’ di dinamica per i costi del divertimento e dei cibi lavorati, i prodotti agricoli e dei trasporti hanno segnato nuovi minimi. Del resto non si vendono auto e quindi nulla si muove nei prezzi di quel settore. Ricordiamo che l’inflazione, quando legata a componenti interni e non stagionali, quindi non legata ai beni energetici o agricoli, è anche un indice della vitalità del sistema economico, e lo 0,4% significa che siamo un sistema economico congelato, quasi morto. Per fare un confronto l’inflazione media in Italia dal 1960 al 2019 è stata pari al 5,96%.

Aggiungiamo che questi risultati inflazionistici sono avvenuti proprio alla vigilia dell’ultimo intervento della BCE e dimostrano come la politica espansiva sinora applicata non abbia portato a nessun risultato nel raggiungimento dei target inflazionistici. L’opposizione della Bundesbank alla politica espansiva appare ben poco giustificato.

 


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