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Indice della Pace: Islanda il paese più pacifico, Afghanistan il più ostile

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L’edizione 2023 dell’Indice di pace globale pubblicato dall’Istituto per l’economia e la pace ha rilevato che il livello di pace globale è diminuito per la tredicesima volta negli ultimi 15 anni.

L’indice classifica i livelli di pace utilizzando 23 indicatori qualitativi e quantitativi in 163 Stati e territori indipendenti, che coprono il 99,7% della popolazione mondiale. Questa volta la pace è peggiorata in 79 Paesi, mentre la situazione è migliorata in 84.

Come riporta Katharina Buchholz di Statista, l’Islanda è ancora una volta il Paese al primo posto per la pace nel 2023, posizione che detiene dal 2008. Al vertice dell’indice si aggiungono Nuova Zelanda, Irlanda, Danimarca, Austria e Singapore. Gli Stati Uniti, invece, sono riusciti a piazzarsi solo al 131° posto. L’Afghanistan si trova in fondo all’indice, preceduto da Yemen e Siria.

Kazakistan, Oman e Costa d’Avorio hanno guadagnato il maggior numero di posizioni quest’anno rispetto al 2022. L’anno scorso il Kazakistan era nella lista dei Paesi più deteriorati a seguito di violenti disordini, ma ha recuperato le perdite. L’Eswatini, invece, è apparso tra i maggiori perdenti per il secondo anno consecutivo a causa delle violenze che accompagnano le proteste antimonarchiche. Pur non essendo tra i maggiori rialzisti, l’India è apparsa nella categoria “media” dopo essere stata precedentemente classificata come “bassa”.

A causa dell’attuale conflitto in Ucraina, il Paese è sceso di 17 posizioni, passando al 153° posto nel 2022 e al 157° posto nel 2023.

Poiché l’Ucraina è stata classificata male per anni a causa del conflitto nell’Ucraina orientale che ha preceduto l’invasione russa, altri Paesi sono peggiorati maggiormente nell’indice.

Le nazioni che hanno perso il maggior numero di posizioni nel 2023 sono state Ecuador, Guinea Equatoriale e Sri Lanka.

Quest’ultimo Paese ha perso lo status di uno dei paesi in rapida ascesa nel 2022, poiché a un programma di sicurezza e antiterrorismo di successo sono seguiti un declino economico, violente proteste e la destituzione del governo lo scorso luglio.

La Francia appare stabile, ma al di fuori delle due prime categorie riguardanti i paesi più pacifici. Del resto quello che sta accadendo nelle ultime notti è indice di una situazione tutt’altro che pacifica.

 


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