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India: vietato l’export di riso. Ci saranno ricadute sul prezzo

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L’India ha vietato l’esportazione di riso bianco non Basmati con effetto immediato, secondo quanto comunicato giovedì dal governo, dopo che l’inizio tardivo delle piogge monsoniche stagionali ha danneggiato il raccolto e ha fatto temere un calo della produzione.

L’India rappresenta oltre il 40% delle esportazioni mondiali di riso, che nel 2022 sono state pari a 55,4 milioni di tonnellate. Le spedizioni di riso dell’India hanno raggiunto la cifra record di 22,2 milioni di tonnellate nel 2022, più delle spedizioni combinate dei quattro maggiori esportatori mondiali di questo cereale: Thailandia, Vietnam, Pakistan e Stati Uniti.

L’India esporta riso in oltre 140 Paesi. I principali acquirenti di riso indiano non-basmati includono: Benin, Bangladesh, Angola, Camerun, Gibuti, Guinea, Costa d’Avorio, Kenya e Nepal. Iran, Iraq e Arabia Saudita acquistano principalmente riso basmati premium dall’India, quindi possono permettersi di pagare un prezzo più alto. Però quanti abitanti del Bangladesh potranno comprare risi importati da altrove?

Nel 2022 l’India ha esportato 17,86 milioni di tonnellate di riso non basmati, di cui 10,3 milioni di tonnellate di riso bianco non basmati. Nel settembre 2022, l’India ha vietato le esportazioni di rotture di riso e ha imposto un dazio del 20% sulle esportazioni di varie qualità di riso.ù

Nuova Delhi non ha posto alcuna restrizione alle esportazioni di riso basmati e di riso parboiled, che nel 2022 ammontavano rispettivamente a 4,4 milioni di tonnellate e 7,4 milioni di tonnellate.

Gli agricoltori indiani piantano il risone due volte all’anno. La semina estiva, che inizia a giugno, rappresenta oltre l’80% della produzione totale, pari a 135,5 milioni di tonnellate nella campagna 2022/23. Nei mesi invernali, il risone viene coltivato soprattutto negli Stati centrali e meridionali.

L’arrivo tardivo del monsone ha portato a un forte deficit di pioggia fino a metà giugno. Sebbene le forti piogge dell’ultima settimana di giugno abbiano annullato il deficit, hanno causato danni significativi alle colture.

Dopo l’annuncio i prezzi del riso, che sino a quel momento erano in calo, hanno ricominciato a salire

Per ora i livelli sono ancora accettabile, ma il taglio dell’export mondiale non si è ancora sentito e il suo effetto dipenderà molto dalle produzioni negli altri paesi, come la Thailandia, anche se nessuno potrà completamente sostituire il colosso indiano.


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