India: crollano le importazioni di petrolio russo a Febbraio.

Le sanzioni statunitensi sul commercio petrolifero russo hanno portato a un crollo delle importazioni indiane di greggio russo, che a febbraio sono scese ai minimi di due anni, secondo i dati della società di analisi Kpler citati da Bloomberg.

Dopo l’invasione russa dell’Ucraina e i divieti sul petrolio russo in Occidente, l’India è diventata un acquirente chiave di greggio russo, insieme alla Cina. La Russia, da parte sua, è diventata il principale fornitore di petrolio dell’India, terzo importatore mondiale di petrolio.

Le importazioni indiane di greggio russo sono crollate a 1,4 milioni di barili al giorno (bpd) a febbraio, con un calo del 14,9% rispetto a gennaio, secondo i dati.

Per l’India, che importa più dell’80% del greggio che consuma quotidianamente, i costi sono aumentati e i barili russi a basso costo stanno scomparendo, poiché i raffinatori indiani si tengono alla larga dalle petroliere esplicitamente sanzionate dagli Stati Uniti.

La Russia sta dando priorità al commercio con la Cina e sta rimescolando le navi cisterna per servire la rotta Russia-Cina dell’Estremo Oriente, dopo che a gennaio decine di navi che in precedenza operavano su questa rotta sono state sanzionate dagli Stati Uniti.

I raffinatori indiani si sono affannati a cercare alternative dopo che, il mese scorso, le sanzioni statunitensi hanno designato centinaia di petroliere e di commercianti di petrolio.

Ora le sanzioni hanno ridotto la disponibilità di petroliere non sanzionate per effettuare i traffici.
Mentre le importazioni dalla Russia sono diminuite, l’India si è affidata maggiormente al greggio iracheno, i cui volumi sono aumentati dell’8,3% a febbraio rispetto a gennaio. L’Iraq è il secondo fornitore di petrolio dell’India dopo la Russia.

L’India ha ricevuto dagli Stati Uniti il chiarimento che le petroliere russe sanzionate il mese scorso possono scaricare il loro greggio nei porti indiani fino al 27 febbraio.

I raffinatori indiani stanno già cercando di rifornirsi per l’arrivo dopo febbraio.

L’India continuerà ad acquistare il petrolio russo se sarà venduto al di sotto del tetto di prezzo di 60 dollari al barile e se sarà consegnato su petroliere non sanzionate e senza alcun coinvolgimento di società o individui sanzionati, hanno dichiarato i funzionari indiani. Altrimenti cercherà le proprie forniture di petrlio altrove.