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In Italia abbiamo una specie in estinzione: il lavoratore autonomo

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ItaliaOggi pubblica i dati INPS circa l’evoluzione del lavoro in Italia e ci mostra come ci sia una specie in lenta estinzione in Italia: il Lavoratore Autonomo, nella sua dimensione tradizionale di artigiano, commerciante o ogricoltore. Pressato da normative ssempre più strette, costi previdenziali alle stelle e situazione economica non brillante, il numero di questa categoria che un tempo spingeva l’Italia è sempre più in calo.

Veediamo quindi  le tendenze in corso :

  1. Declino del Lavoro Autonomo: Artigiani, commercianti e agricoltori, le figure tipiche dei lavoratori autonomi tradizionali, hanno visto una diminuzione significativa. Nel dettaglio, nel 2022 rispetto al 2019, gli artigiani sono diminuiti del 3,6%, i commercianti dell’2,2%, e gli agricoltori del 3,1%. I neo-artigiani, coloro che sono diventati artigiani da meno di un anno, sono diminuiti addirittura del 38%. Gli artiginai vanno avanti per inerzia, e una volta pensionati non saranno sostituiti.
  2. Crescita dei Lavoratori Dipendenti: In contrasto con la diminuzione dei lavoratori autonomi, il lavoro dipendente è in crescita. Oggi rappresenta il 78% dell’occupazione, in aumento rispetto al passato. Questo fenomeno è attribuito alle migliori tutele offerte ai lavoratori dipendenti.
  3. Aumento degli Iscritti alla Gestione Separata: In particolare, il numero di iscritti alla gestione separata, noti come parasubordinati, è in aumento. Questa categoria comprende amministratori, collaboratori, medici, venditori a domicilio e professionisti senza cassa. Nel 2022, ci sono oltre 1,5 milioni di contribuenti nella gestione separata, in aumento del 5,6% rispetto al 2021.
  4. Tendenza verso il Lavoro Dipendente Privato: Il lavoro dipendente privato è in crescita, e questo fenomeno sembra essere inarrestabile, anche durante la pandemia da COVID-19. La preferenza per il lavoro dipendente è attribuita alla maggiore sicurezza offerta da questa forma di occupazione e dal fatto che, spesso, non c’è altro.
  5. Aumento dei Contributi Versati: Il costo del lavoro, misurato dai contributi versati dai lavoratori sia dipendenti che autonomi, è in aumento. Nel 2022, il totale dei contributi versati rappresenta il 36,6% del reddito o della retribuzione, in aumento rispetto al 2021 e al 2019.
  6. Ruolo dei Sindacati: Cgil, Cisl e Uil svolgono un ruolo cruciale nella tutela dei lavoratori dipendenti, coprendo il 96% del totale. Le organizzazioni sindacali gestiscono 13,5 milioni di lavoratori dipendenti attraverso i loro Contratti Collettivi Nazionali del Lavoro (Ccnl). Solo il 4% si appoggia a contratti conclusi da altre entità. Quindi rimane curioso il fatto che i sindacai appoggino il lsalario minimo, praticamente riconoscendo di non essere in grado di fare il proprio lavoro…

Nonostante la diminuzione del lavoro autonomo tradizionale il  tasso di occupazione è al 61%, il massimo storico, e un aumento nel numero di iscritti all’INPS. Però l’Italia sta cessando pian piano di essere il paese dei lavoratori autonomi, e questo avrà sicuramente delle forti implicazioni di carattere sociale. Una classe media si sta estinguendo e viene sostituita da una classe operaia e impeigatizia nuova, che si vanta delle proprie minori tutele. In bocca al lupo.


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