Seguici su

Attualità

Immobiliare in Spagna: anche Madrid e Barcellona incominciano a cedere

Pubblicato

il

In un momento di transizione per la Spagna anche dal punto di vista politico, il mercato immobiliare sente sempre più la pressione delle vendite, con solo grandi città che resistono al calo dei prezzi. Però , dopo gli aumenti degli ultimi anni, anche queste località stanno inziando a vedere dei cali, anche, se non soprattutto, nel settore commerciale e uffici, come riportato da Vanguardia.

“Crediamo che i prezzi medi degli uffici debbano finire per scendere del 20% e che i prezzi delle case debbano scendere del 7%”, dice il responsabile della strategia della Singular Bank, Roberto Scholtes, quando gli viene chiesto di Barcellona e Madrid. “Il mercato è molto povero” perché ora “acquirente e venditore non possono incontrarsi”, dice. Lo faranno prima o poi e la previsione è che sarà per tutto il prossimo anno, in un posto più economico di quello attuale.

I cali sono visibili su base trimestrale e, nel caso del Barcellona, ​​su base annuale

Le previsioni di calo dei prezzi di Scholtes non sono le uniche, anche se non c’è un consenso fermo tra gli analisti, soprattutto quando si parla di Barcellona e Madrid, le due città con zone di tensione per eccellenza. Su scala nazionale, la previsione di Bankinter è che gli alloggi aumenteranno dell’1,2% quest’anno e scenderanno del 2% l’anno prossimo. Sono oscillazioni così piccole da essere ininfluenti, se confrontate con altri paesi europei, e sino ad ora sono stati smentiti.

L’ultimo rapporto trimestrale del Collegio dei Cancellieri, pubblicato questa settimana, mostra che il prezzo medio al metro quadrato nella città di Barcellona è ora di 4.318 euro, lo 0,8% in meno rispetto a un anno fa, mentre a Madrid si registrano ancora aumenti, del 4,3 %, anche se il suo metro quadro è più economico e si attesta a 4.017 euro. Alla fine dello scorso anno, i prezzi erano aumentati del 6,3% nella città di Barcellona e del 7,1% a Madrid, il che dimostra che, quantomeno, il rallentamento è evidente.

La domanda si è spostata in periferia

Gli uffici del registro rilevano già diminuzioni è nel confronto trimestrale, anche se in questo caso il dato non corrisponde ai capoluoghi, ma alla provincia. A Barcellona tra luglio e settembre si è registrato un calo dello 0,6% rispetto al trimestre precedente, mentre a Madrid il calo è dello 0,8%.

Le transazioni danno un altro indizio su quanto sta accadendo nelle due maggiori città spagnole. I capoluoghi hanno ridotto il loro peso nelle vendite di case rispetto alle rispettive province, dopo diversi trimestri di aumento. È un segnale che la domanda si sta spostando verso le periferie, dove i prezzi stanno già iniziando a raffreddarsi. Non c’è più tanta disponibilità a pagare prezzi alti.

Calo nei prezzi degli uffici

Le transazioni nel settore degli uffici, sono diminuite del 72% a Barcellona e del 34% a Madrid. “I venditori sono riluttanti ad abbassare i prezzi, ma gli acquirenti stanno già aspettando pazientemente che avvenga l’aggiustamento”, previsto per la prima metà del prossimo anno, dice. In questa situazione qquello che accade è un congelamento del mercato, perché offerta e domanda non si incontrano più, in attesa che i venditori, messi alle strette, inizino a cedere e i prezzi, a quel punto, crollino. 

Per quanto riguarda l’edilizia abitativa, Idealista in Spagna continua a rilevare aumenti a Barcellona e Madrid, anche se i dati riguardano gli immobili in vendita e non quelli definitivamente venduti. Quindi, anche qui, si tratta di desideri, non di realtà.  Se ci saranno riduzioni di prezzo, lo sviluppatore Culmia ritiene che saranno piccole. La sua previsione è piuttosto di “stabilità”, poiché al centro del mercato immobiliare, nei centri urbani delle due città, dice, c’è ancora poca offerta.


Telegram
Grazie al nostro canale Telegram potete rimanere aggiornati sulla pubblicazione di nuovi articoli di Scenari Economici.

⇒ Iscrivetevi subito


E tu cosa ne pensi?

You must be logged in to post a comment Login

Lascia un commento