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Immobiliare: che succederà al mercato francese, anche nell’ottica dei disordini sociali

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La Francia è stato sinora uno dei mercati immobiliari più interessanti e maggiormente in crescita, ma questo trend proseguirà in futuro, sia per i prezzi raggiunti e le notizie non positive circa l’ordine pubblico, che mette a rischio le proprietà in molte zone pregiate delle grandi città,

Iniziamo notando che nell’ultimo anno, concluso al primo trimestre 2023, il valore degli immobili è cresciuto, in termini nominali, solo del 2,63%, il che rende l’incremento dei valore reale degli immobili negativo del 3,1%. Questo è ben visibile nel seguente grafico che mette in mostra sia i valori nominali (in rosso) sia quelli reali (in blu) medi degli immobili in Francia

Il valore reale degli immobili è in calo piuttosto evidente. Quindi i valori immobiliari non riescono più a far fronte alla dinamica inflazionistica, segno di un mercato che, evidentemente, deve aver raggiunto il proprio massimo e non viene più sorretto dalla domanda.

Però la Francia è caratterizzata da una caratteristica unica: i valori immobiliari presentano una dicotomia evidente fra quelli di pochi centri urbani, principalmente Parigi e l’Ile de France, e i prezzi delle zone suburbane o rurali. Come potete notare dalla seguente immagine, acquisita dal sito del Notaires.fr, la differenza è praticamente di uno a dieci fra la Francia profonda e Parigi.

 

Ci sono regioni dove il prezzo è di poco inferiore a 1000 euro al mq, altre di poco al di sopra, ma nel 6° e 7° arrondisment di Parigi si pagano 14 mila e 15 mila euro al mq per un appartamento, mentre a Neully sur Seine se ne pagano oltre 11 mila.  Vediamo una immagine significativa

Al di fuori di Parigi ci sono alcune aree con prezzi elevati, come poche posizioni sulla Costa Azzurra, o Cap Ferret nell’area del Bordeaux, dove i prezzi vanno al di sopra degli 8 mila euro al mq.

Ora il mercato francese presenta tre problemi:

  • una tassazione non indifferente;
  • un rendimento degli affitti basso rispetto ad altri mercati europei, con solo il 3,97%, molto inferiore all’inflazione.
  • un mercato con prezzi elevati e una sicurezza bassa.

Spendereste 10 mila euro al mq a Parigi per poi trovarvi la macchina bruciata sotto casa? Gli affitti sono poi al massimo, il 43% dei parigini afferma di avere già difficoltà nel pagare i propri canoni, per cui è molto difficile riuscire a chiedere degli affitti superiori. Tutto questo rende il mercato immobiliare francese molto fragile e passibile di una riduzione ulteriore dei prezzi reali e perfino nominali.

Come reagirà il sistema creditizio d’oltralpe ad una crisi immobiliare? Sarà molto interessante osservarlo.

 


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