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Il Superbonus e come farlo funzionare per i vostri interni

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Cominciata come una notizia di coda arrivata da una sconosciuta città cinese all’inizio del 2020, la pandemia scatenata dal virus COVID 19 ha creato scompigli in tutte le società del pianeta come non si erano registrate dai tempi del secondo conflitto mondiale. Fino a due anni fa parole come “lockdown”, “aree rosse o gialle” erano totalmente estranee al nostro parlare quotidiano, l’idea che si potesse arrivare a non poter uscire dai confini dei nostri comuni, veder chiuse scuole e fabbriche ed essere impossibilitati a fare una passeggiata pareva lo scenario di una serie televisiva di bassa qualità. Eppure, due anni dopo viviamo in un mondo trasformato dalla pandemia.

Tante cose sono cambiate negli ultimi due anni e l’eredità di questo periodo ha lasciato, e sta lasciando tuttora, duri strascichi sia da un punto di vista mentale per tutti noi che da un punto di vista economico per le nostre società. Costrette a lunghi periodi di chiusura tante attività commerciali hanno sofferto, visto i propri bilanci prosciugarsi o addirittura hanno dovuto chiudere. Basta fare una passeggiata in tanti centri commerciali per vedere spazi vuoti dove una volta c’erano negozi.

Grazie all’arrivo di programmi di vaccinazione di massa che, per quanto talvolta contestati, sono riusciti in breve tempo a coprire una grossa parte della popolazione, pare che si abbia ora a disposizione uno strumento che ci permette perlomeno di contenere l’impatto di questo virus, come abbiamo già potuto vivere quest’estate, passata in modo quasi normale, liberi di riscoprire il proprio paese e di viaggiare in Europa. Spiagge, montagne e laghi italiani si sono colmate di visitatori nostrani, ma anche tedeschi, olandesi e scandinavi, come non si vedeva da decenni. L’attività economica ha finalmente rialzato la testa e gli ultimi due trimestri hanno segnato crescite che il nostro paese non registrava dagli anni 60, con un terzo trimestre al 6.1%. Questi dati sono il risultato della ripartenza dei consumi interni, la ripresa a pieno regime della produzione industriale e degl’incentivi COVID garantiti dai finanziamenti europei.

L’Unione Europea si è infatti impegnata in modo sostanziale a sostenere le nazioni le cui economie sono state danneggiate dalla pandemia grazie a una serie di aiuti e prestiti a supporto delle attività economiche. In Italia abbiamo scelto di destinare buona parte di questi contributi al rilancio delle attività edilizie e costruttive con un vasto piano di modernizzazione di edifici sia privati, come case e condomini, che commerciali, con lo scopo di migliorarne l’efficienza energetica. Conosciuto ai più come il “superbonus” o “il bonus del centodieci per cento” questo intervento di sostegno lanciato dal governo si focalizza come detto, sul miglioramento dell’efficienza energetica in case privati e edifici adibiti a scopo commerciale.

È notizia di questi giorni la bozza della Legge di Bilancio dove si parla di una proroga delle opzioni fino al 31 dicembre 2024 valida per il bonus ristrutturazioni, l’ecobonus, il sismabonus, il bonus facciate e per l’installazione di impianti fotovoltaici e colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici. La scadenza di tali opzioni resta in vigore fino al 2025.

Questo bonus è ad ampio respiro, dato che le ristrutturazioni richieste sono così sostanziali dal richiedere interventi a largo raggio sull’edificio coinvolto. Questo significa che è possibile utilizzarlo nel contesto di un più largo intervento a scopo energetico per finanziare anche il rinnovo di interni. In questo contesto è possibile dunque includere i costi di prodotti come vernici o tappezzerie.

Andiamo dunque a vedere in maggior dettaglio come è strutturato tale programma e cosa richiede per poter essere utilizzato.

Superbonus fiscale

Questo finanziamento, che sta generando un’attività economica tale dal portare alla crescita fuori misura di elementi costruttivi e pannelli fotovoltaici, garantisce, sotto forma di credito d’imposta per gli anni futuri, un contributo del 110% a coprire tutti i costi sostenuti per lavori di ristrutturazione ai fini del miglioramento dell’efficienza energetica, sia che riguardino abitazioni private che per esercizi adibiti a scopi commerciali. Può essere utilizzato per tutti i lavori di ristrutturazione effettuati a partire dal 01.07.2020 fino, ed è notizia di questi giorni al 31.12.2024, anche se ancora soggetto ad approvazione definitiva da parte del governo. I lavori devono includere:

  • il cappotto termico
  • la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale
  • la riduzione del rischio sismico nei condomini o nelle singole abitazioni
  • Impianti fotovoltaici
  • Colonnine di ricarica elettrica

Nel contesto di questi lavori di ristrutturazione è possibile aggiungere i costi di materiali decorativi come carta da parati o vernici al rinnovo generale delle pareti. Tali costi devono essere conteggiati come parte dell’intero progetto ed è opportuno esaminarli in dettaglio assieme al proprio consulente fiscale per garantirne l’idoneità. L’Unione Europea ha previsto ovviamente simili programmi di incentivazione edilizia per quasi tutti i paesi europei.


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