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Il Rinascimento Economico diventa realtà ?

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Città ideale Rinascimento Economico

Città ideale Rinascimento Economico

Il Rinascimento Economico dell’Italia diventa realtà ?

L’Italia è uno dei paesi più ricchi al mondo.

Noi abbiamo un patrimonio artistico, edilizio, culturale ed ambientale che ci invidiano tutti ma abbiamo anche e soprattutto una ricchezza immobiliare e finanziaria che è tra le più alte al mondo.

In questo momento abbiamo solo bisogno di liquidità, ma dobbiamo farla arrivare all’economia reale per valorizzare le risorse che abbiamo e generare un benessere equo e sostenibile per tutti.

La nostra proposta, che abbiamo chiamato Rinascimento Economico, è stata inviata sia al Governo e a tutti i parlamentari ben prima del 25 marzo 2020, trovate tutti i dettagli in questo precedente articolo https://scenarieconomici.it/rinascimento-economico-un-vaccino-contro-le-crisi/  o in questo breve videointervista del 20 marzo 2020

La proposta è anche contenuta nel Piano di Salvezza Nazionale, che è stato sottoscritto da più di 100 promotori e la cui petizione è stata firmata da più di 35.000 persone, qui trovate tutte le informazioni e gli approfondimenti, compresa la proposta di legge inviata alle istituzioni sulla Piattaforma SIRE, che è il cuore pulsante di questo nuovo modo di vedere il futuro https://pianodisalvezzanazionale.it/

Tutte le nostre proposte nascono dalla consapevolezza che uno Stato ha sempre la possibilità di creare strumenti di scambio per l’economia reale, perché è l’unico soggetto che ha il potere di decidere con quale moneta noi cittadini possiamo e dobbiamo pagare le tasse.

La firma dei Trattati Europei ha trasferito all’Unione Europea le competenze esclusive della Banca d’Italia, cioè le politiche monetarie e l’emissione esclusiva di banconote, ma non ha mai trasferito, né avrebbe potuto farlo per le norme della nostra Costituzione, la sovranità monetaria, che rientra tra le competenze esclusive dello Stato, in quanto strettamente legata alla sua sovranità fiscale.

Dopo tutti i convegni che abbiamo fatto nelle istituzioni dal 2016, finalmente questo idea è stata colta da diversi senatori e deputati del MoVimento 5 Stelle, soprattutto quelli che con noi hanno partecipato ai convegni al Senato nel 2019 su questo tema, i senatori Sabrina Ricciardi, Emiliano Fenu, Stanislao Di Piazza, oltre ai deputati Pino Cabras e Giorgio Lovecchio, ma soprattutto ai sottosegretari Mario Turco e Riccardo Fraccaro.

In un precedente articolo avevamo avuto modo di apprezzare alcune dichiarazioni di esponenti autorevoli del Governo, soprattutto del Prof. Mario Turco, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alle politiche economiche e agli investimenti, che aveva parlato di un Piano di Autofinanziamento Interno molto interessante : https://scenarieconomici.it/piano-di-autofinanziamento-interno-per-litalia/.

Da allora sono passati quasi due mesi, e ci sono state altre sue dichiarazioni, oltre ad articoli con indiscrezioni che hanno confermato questo piano e lo hanno ulteriormente descritto :

Il Piano “segreto” del M5S è stato illustrato anche nella trasmissione Coffee Break su La7 da Roberto Sommella, direttore di Milano Finanza https://www.la7.it/coffee-break/video/roberto-sommella-milano-finanza-ecco-il-piano-segreto-dei-5stelle-per-lautonomia-finanziaria-03-06-2020-328449Italia Oggi-2020-06-06-rinascimento economico

Adesso sembra sia cominciata la parte attuativa del piano, attraverso la presentazione di emendamenti al Decreto Legge Rilancio in corso di approvazione alla Camera dei Deputati.

Proprio oggi ci sono diversi articoli sulle principali testate giornalistiche economiche, come Italia Oggi, che parlano di questi emendamenti presentati dal M5S, evidenziando che ce ne sono alcuni che introducono l’idea di una piattaforma elettronica di scambio sia per i conti correnti fiscali che per conti di risparmio.

Il Piano di Autofinanziamento Interno ha come obiettivo quello di reperire le risorse all’interno dei nostri confini, nel pieno rispetto dei Trattati Europei, evitando di aumentare il debito pubblico verso l’esterno, che ci espone alle fluttuazioni dei mercati finanziari con lo spread, ma anche alla richiesta di condizionalità o riforme strutturali, sempre associate ai prestiti dell’Unione Europea.

Ci sono già diversi elementi di novità che sono stati introdotti fino ad oggi dall’azione del Governo, ma possono essere notevolmente migliorati e potenziati, attraverso l’adozione di nuovi strumenti tecnici, al fine di permettere un cambiamento radicale delle politiche economiche e fiscali italiane degli ultimi anni.

Queste sono le soluzioni che sono già state adottate dal Governo :

  • banca pubblica MCC, cioè Medio Credito Centrale ex Cassa del Mezzogiorno, che il Decreto Legge n.142 del 16 dicembre 2019 vuole trasformare in una Banca degli Investimenti, ma non è ancora diventata operativa e non ha filiali, nonostante potrebbe annettere Monte dei Paschi di Siena e Banca Popolare di Bari, per renderla più adeguata alle attuali esigenze;
  • emissione dei BTP Italia, che ha dimostrato la fiducia degli italiani nello Stato e la loro disponibilità ad investire una parte della loro ricchezza finanziaria, ma vogliono prodotti non speculativi ed adatti alle loro esigenze, come prescrive la Costituzione all’art.47;
  • cessione a tutti dei crediti d’imposta, inserita nel DL Rilancio portando al 110% della spesa il valore delle detrazioni fiscali, ma hanno un impatto limitato perchè non è stata ancora creata una piattaforma elettronica per facilitare questi scambi.

Se vogliamo risolvere la crisi economica conseguente all’emergenza Covid-10 questi interventi non bastano, bisogna proseguire su questa strada, migliorando e potenziando queste soluzioni in modo che le banche pubbliche siano in grado di aumentare gli investimenti, lo Stato riduca il suo debito con l’estero incoraggiando e tutelando il risparmio degli italiani, ma soprattutto realizzi nuovi strumenti fiscali per aumentare la domanda interna ed il sostegno a famiglie ed imprese.

L’innovazione e la tecnologia permette allo Stato di creare nuovi strumenti elettronici, con i quali scambiare beni e servizi, che possono essere creati facilmente e circolare nell’economia reale, nel pieno rispetto dei Trattati Europei: i crediti verso la banca pubblica, lo Stato e l’Agenzia delle Entrate, che possono essere gestiti da cittadini e imprese con una unica carta di credito elettronica.

In fondo, se ci pensiamo bene, la maggior parte della moneta che usiamo oggi, non è emessa dallo Stato ma neanche dalla BCE, sono crediti verso le banche private che generano con i prestiti la quasi totalità della moneta che circola nel sistema economico, ma che non arriva a sufficienza nell’economia reale perché maggiormente attratta dalle speculazioni finanziarie.

La nostra proposta per il Rinascimento Economico dell’Italia, prevede una piattaforma elettronica integrata che possa gestire i conti correnti elettronici presso una banca pubblica, ma anche i conti di risparmio e i conti fiscali, in modo da generare nuove risorse per l’economia reale, senza dover chiedere soldi in prestito da soggetti o istituzioni fuori del nostro paese.

I nuovi strumenti elettronici a disposizione dello Stato sono sostanzialmente tre:

  • Banche Pubbliche come MCC, capitalizzata e simile alla KfW tedesca, possono creare nuovi crediti bancari per il sostegno delle imprese e gli investimenti nell’economia reale, magari accorpando anche MPS e BPB per avere filiali in tutta Italia;
  • Conti di Risparmio gestiti da MCC, possono garantire e remunerare la ricchezza finanziaria degli italiani, pari a circa 4.500 mld di euro, ma anche far circolare questi crediti nell’economia reale ed evitare allo Stato la necessità di ricorrere ai prestiti sui mercati finanziari, per poi essere ricattato con lo spread;
  • Conti Correnti Fiscali possono permettere la cessione a tutti dei crediti d’imposta, che non generano debito pubblico per lo Stato, ma permettono una crescita dell’economia reale.

Siamo in un momento storico speciale e straordinario.

Il Rinascimento Economico dell’Italia può diventare realtà.

Le logiche dell’austerity e del debito hanno dimostrato la loro inadeguatezza a rispondere alle nuove esigenze, dobbiamo e possiamo assolutamente cambiare paradigma, ma è necessario creare nuovi strumenti che permettano allo Stato di creare le condizioni minime per cui tutti insieme possiamo progettare e realizzare il nostro futuro.

Dobbiamo mettere al centro dell’azione politica la vita delle persone e l’ambiente in cui viviamo, cercando di realizzare gli strumenti che ci permettano di raggiungere finalmente un benessere equo e sostenibile per tutti.

Riprendiamoci il futuro.

© Fabio Conditi

Presidente dell’Associazione Moneta Positiva

www.monetapositiva.blogspot.it

Fonte: www.scenarieconomici.it

06.06.2020


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