Il Regno Unito mette in orbita il suo primo satellite militare

Il Ministero della Difesa britannico ha messo in orbita il suo primo satellite militare, potenziando le sue capacità di intelligence, sorveglianza e ricognizione (ISR).

Chiamato “Tyche”, il satellite è stato lanciato venerdì dalla base spaziale di Vandenberg in California con il razzo riutilizzabile Falcon 9 di SpaceX.

Il satellite sarà gestito dal Comando spaziale britannico per catturare immagini e video diurni della superficie terrestre. Supporterà inoltre le operazioni dell’esercito britannico raccogliendo informazioni critiche e monitorando gli avversari.

“Vedere Tyche – il primo di una nuova generazione di capacità militari britanniche – consegnato in orbita è un momento di grande orgoglio e un tributo all’impegno di tutti in questo progetto chiave”, ha dichiarato Paul Russell, funzionario di Defence Equipment & Support (DE&S).

I primi segnali del nuovo satellite sono stati trasmessi al suo operatore poche ore dopo il decollo, confermando il successo del lancio.

Iniziativa da 29 milioni di dollari Grande quanto una lavatrice, il satellite militare Tyche pesa 150 chilogrammi (330 libbre).

Fa parte di un’iniziativa da 22 milioni di sterline (29 milioni di dollari) tra il DE&S e la Surrey Satellite Technology Limited di Guildford.

La risorsa spaziale fornirà immagini tempestive dall’orbita terrestre bassa per un periodo di cinque anni.

Secondo il ministero della Difesa, Tyche è stato lanciato dopo aver constatato il ruolo cruciale dei mezzi militari spaziali nell’invasione dell’Ucraina in corso da parte della Russia.

“Tyche fornirà informazioni essenziali per le operazioni militari e supporterà compiti più ampi in tutto il governo”, ha dichiarato il ministro della Difesa Maria Eagle, aggiungendo che il lancio evidenzia l’impegno del Paese a sostenere l’innovazione.

Oltre all’Intelligence e all’osservazione , il satellite dovrebbe contribuire a monitorare i disastri naturali e a seguire l’impatto dei cambiamenti climatici nel mondo.

Sinora il Comando birtannico si era basato su risorse messe a disposizione dalla NATO, cioè essenzialmente dagli USA. Considriamo che perfino l’Italia ha una sua piccola costellazione di satelliti militari con usi diveersi dalla ricognizione alle comunicazioni riservate.