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Il presidente di Emirates: se vogliamo decarbonizzare il trasporto aereo la soluzione è solo il nucleare.

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Il presidente di Emirates Airlines, Sir Tim Clark, ha dichiarato in un’intervista a Skynews Australia che “dobbiamo guardare in faccia la realtà” quando si tratta di carburante sostenibile e ha parlato del nucleare come opzione per il futuro dell’aviazione.

Sir Clark si è seduto con Ross Greenwood, redattore di Sky News Business, per discutere dei mandati per i carburanti sostenibili e del perché “non è il modo giusto per farlo”. Secondo Clark gli attuali obblighi, che prevedono l’introduzione di carburanti prodotti senza emissione di CO2, con vincoli costosi per tutti gli agenti, sono la via sbagliata per la decarbonizzazione.

La strada che l’industria vede per riuscire a giungere alle emissioni zero è quello di utilizzare il SAF, il carburante ad emissione zero, ma questa non può giungere, secondo Clark, solo con l’imposizione di obblighi di fornitura per gli aeroporti o di acquisto di certi tipi di carburante, perché questo, senza una struttura produttiva adeguata, verrà solo a comportare un aumento dei costi che, ovviamente,, verrà scaricato sulle spalle dei comsumatori.

“Questo approccio a bastone, a mio avviso, non è il modo giusto per raggiungere il traguardo del SAF”, ha detto Sir Clark a Greenwood. Per riuscire a decarbonizzare l’aviazione civile bisogna essere in grado di fornire grandi quantità di carburante avio a impatto zero, ma questo può accadere solo attraverso l’uso di grandi quantià di energia che può essere fornito solo tramite l’energia nucleare, magari da SMR.

Per questo ha indicato l’energia nucleare modulare come un’opzione per il futuro, per questa soluzione permettedi fornire, in modo diffuso e a costi contenuti, la quantità di energia per produrre tutto il carburante avio utilizzato per far volare l’aviazione civile.

Ecco in video l’intervista al CEO di Emirates:

Dal punto di vista scientifico esistono già possibilità di implementare il cosiddetto processo “From Power to Liquid” (PtL), che, a partire da acqua e CO2 atmosferico, permette di produrre il carburante avio con cattura di carbonio. Il problema è che il prezzo risultate è pari a 5,16 sterline/kg, contro 0,56 sterline /kg del carburante proveniente dal petrolio.

Questo rende essenziale quindi il costo dell’energia per la produzione del SAF, unita alla costanza della produzione che viene a coinvolgere un processo chimico complesso e che, comunque, verrebbe a funzionare in continuo. Il PtL derivante dall’energia nucleare non sarebbe altro che un modo indiretto per far volare gli aerei con l’energia nucleare. Il governo britannico sta valutando sei progetti di SMR la cui destinazione sarebbe quella della produzione del SAF.


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