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Il mondo finirà tra 12 anni. Pare di no (Dati ONU)

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Il tema del riscaldamento globale ci martella tutti i giorni. Abbiamo Greta con i suoi cartelli che ci annuncia tutti i giorni la nostra prossima dipartita, entro il 2030, perchè dopo quell’anno (esiste un giorno preciso, poi?) non ci sarà più “Possibilità di tornare indietro”.  A lei si è aggiunto il PD che ha ugualmente annunciato la soppressione delle emissioni di CO2 entro il 2050

Certo  cancellare le emissioni di CO2 sarà un po’ complicato, dato che bisognerà trattenere tutti il fiato e smettere di respirare, ma se lo vuole Zingaretti ci si può riuscire.

Quanto è vera questa affermazione? Abbiamo una data di scadenza precisa per il mondo ? vediamo quanto è risultato dall’ultimo Panel Internazionale sul cambiamento climatico dell’UNO, (IPCC), i cui dati hanno prodotto la seguente tabella.

Prima di tutto a SX ci sono le percentuali previste di CO2 nel 2100, perchè, nonostante tutti gli studi, non esiste un solo orizzonte possibile sulla concentrazione di CO2 in futuro, ma diversi possibili orizzonti. Quindi i differenziali di costo in prospettiva nel confronto di diverse azioni. Però la parte più interessante è quella d destra, dove vi sono i differenziali di costo nella riduzione del CO2 nel caso in cui non si faccia nulla sino al 2030.

Riprendiamo quest’area più in grande, perchè ci interessa maggiormente:

Senon facessimo nulla, ma proprio nulla, da qui al 2030 non ci sarebbe la fine del mondo. Semplicemente i costi, calcolati ora, con le attuali tecnologie, per la riduzione del CO2 salirebbero , fino di un massimo previsto del 44% per il periodo 2030-2050 nel caso in cui gli obiettivi di riduzione fossero più stringenti in situazioni ambientali peggiori, come si vede in alto a DX.

Quindi anche secondo IPCC si tratterebbe di una questione di costi, tra l’altro calcolata a tecnologie attuali. Perchè basterebbe una singola innovazione scientifica pensante (pensiamo ad esempio alla fusione nucleare) per rivoluzionare completamente il calcolo, rendendolo obsoleto.

Appare chiaro che bisogna ripensare l’impatto dell’uomo sulla terra, e le soluzioni al problema, ma queste non sono a senso unico. Usando tutto un’auto elettrica non salveremo l’ambiente, soprattutto se l’energia prodotta deriva comunque da fonti fossili. La migliore  arma è la ricerca scientifica , meglio se pubblica, per lo sviluppo di fonti energetiche indipendenti dalla combustione.  Meno Greta, più esperimenti scientifici, meno scioperi scolastici, più studi.

 

 


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