Euro crisis
IL MINISTRO DEGLI ESTERI FINLANDESE: NON SAREMMO MAI DOVUTI ENTRARE NELL’EURO.
La Finlandia è in una dura crisi economica: i suoi settori economici principali, l’elettronica e la polpa di legno, sono sotto pressione da parte della concorrenza internazionale, mentre i tentativi del governo per sviluppare nuovi settori industriali non hanno risultati rilevanti. In generale non vi è crescita : il PIL si ridurrà nel 2015, secondo le previsioni della principale banca Finlandese, e nel 2017 il paese dai mille laghi sarà l’economia europea più debole, crescendo la metà della Grecia. In teoria le paghe finniche dovrebbero calare del 15% per rilanciare l’industria locale, un duro sacrificio per le classi più povere.
In questo marasma è entrato dirompente il dibattito sull’euro, lanciato dalla proposta di legge popolare portata avanti dal precedente ministro degli esteri che sta raccogliendo le firme necessarie per obbligare il parlamento a pronunciarsi sulla materia, e che sta avendo molto successo. I governanti di Helsinki sono stati obbligati a dare il loro parere, con dei risultati sorprendenti.
PIL comparato fra Finlandia (euro) e Svezia (senza euro)
Il ministro degli esteri Toimo Soini, leader anche del “Partito dei Finlandesi” membro della coalizione di governo, ha detto chiaramente che la Finlandia “Non avrebbe mai dovuto entrare nell’euro”. Una ammissione sconvolgente per il membro di un governo di un paese UE, che indica l’incrinarsi progressivo di un fronte sinora unitario nella difesa della moneta unica. L’entrata nella moneta unica impedisce una svalutazione che ridarebbe competitività all’economia finnica in modo quasi indolore Il ministro degli esteri continua che, comunque “L’uscita dall’euro non ci dà una soluzione, in quanto, è un dato di fatto, siamo parte dell’euro”. Una difesa debole, una sorta di TINA (There is no alternative) che ormai è il mantra degli euristi. Come dire: stiamo schiantandoci ai cento all’ora contro un muro, però non possiamo sterzare per paura di sbandare. Intanto il dibattito in Finlandia si sta scaldando e si sta formando una minoranza fortemente euroscettica, anche se la maggioranza della popolazione non sembra ancora convinta dall’euroexit.
L’euro, una rovina dichiarata, eppure nessuno ha ancora il coraggio di seppellirlo….
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