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Il Kazakistan non è convinto della centrale nucleare a metà prezzo offerta dalla Cina

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Se vi offrissero un’auto a metà prezzo rispetto a quello di mercato, la comprereste a occhi chiusi, o prima la fareste analizzare a fondo dal vostro meccanico di fiducia? In altre dimensioni questo sta accadendo fra Kazachistan e Cina.

La Cina ha proposta al Kazakistan di costruire una centrale nucleare ad un costo che è la metà delle alternative russe, coreane e francesi. La proposta prevede l’uso di una tecnologia obsoleta, ma compatibile con la produzione di carburante nucleare del Kazakistan, ma, nonostante questo, qualche dubbio è sorto nel paese centro asiatico.

Un media kazako, citando un rappresentante di un gruppo di vigilanza sulla sicurezza nucleare, riferisce che il governo kazako non ha un giudizio positivo sulla proposta cinese  di costruzione di quella che sarebbe la prima centrale nucleare del paese contrasiatico.

L’agenzia di stampa Kursiv cita Baurzhan Ibrayev, presidente del comitato consultivo per l’Asia Centrale del New Nuclear Watch Institute con sede nel Regno Unito, secondo cui il costo previsto per la costruzione dell’impianto cinese sarebbe fino alla metà del prezzo delle proposte presentate da enti francesi, russi e sudcoreani. Allo stesso tempo, Ibrayev è sembrato gettare ombra sull’industria nucleare cinese, accennando nel rapporto di Kursiv al fatto che un’entità cinese ha utilizzato “una tecnologia non all’avanguardia” in una precedente joint venture, avviata nel 2015 per produrre gruppi di combustibile nucleare in Kazakistan.

Un vantaggio della proposta di Pechino è che il progetto cinese sarebbe compatibile con i gruppi di combustibile prodotti in Kazakistan, ovvero gruppi strutturati di barre di combustibile utilizzati per alimentare i reattori nucleari, ha riferito Kursiv. Secondo Ibrayev, invece, gli altri progetti presi in considerazione non potrebbero funzionare con gruppi di combustibile di produzione nazionale. “Oggi c’è una nuova tecnologia, nuovi reattori” che richiedono un combustibile diverso, ha dichiarato Ibrayev.

Il costo di costruzione di una centrale nucleare a due unità potrebbe superare i 12 miliardi di dollari, secondo le stime del Ministero dell’Energia. Secondo le attuali previsioni, l’impianto a due unità potrebbe produrre 2,4 GW di energia ma i dubbi sull’offerta cinese permangono.

Altrove, la Cina sta perseguendo attivamente lo sviluppo dell’energia solare in Uzbekistan. I diplomatici uzbeki del consolato della città cinese di Guangzhou hanno avuto colloqui con i rappresentanti di Laplace Energy Solutions all’inizio di dicembre, concentrandosi sullo sviluppo di un programma di formazione per i lavoratori uzbeki. Gli esperti dell’azienda si recheranno presto in Uzbekistan per una missione conoscitiva, come riporta l’agenzia di stampa uzbeka Dunyo.


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