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IL GREEN NEW DEAL? GRETA? FRUTTO DEGLI INTERESSI PRIVATI. Banche d’affari manovrano governi per i propri interessi

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Ogni tanto qualche giornale italiano fa della vera e propria indagine e ci rivela un po’ di notizie interessanti, basta leggere qualche giornale meno seguito.

Ad esempio Italia Oggi ha pubblicato un interessante articolo sulla genesi del Green New Deal, chi lo manovra dietro le spalle, chi lo hga ideato, quali gruppi ne traggono interesse. Perchè quello che il presidente Von Der Leyen ha così grossolanamente presentato il parlamento, con una documentazione incompleta e basi scientifiche incerte, non è altro che il frutto di un’abile manovra.

Chi sono i personaggi dietro questo ? Citiamo direttamente la  fonte:

Come ha rivelato William Engdhal, analista geopolitico americano, gli uomini chiave che hanno tessuto la rete mondiale per sostenere la rivoluzione verde come nuova fonte di profitti speculativi sono stati Mark Carney, governatore della Banca d’Inghilterra e capo del Financial stability board della Banca dei regolamenti internazionali, e Al Gore, ex vicepresidente Usa, ambientalista da sempre, presidente del gruppo Generation Investment, specialista in investimenti a lungo termine per la sostenibilità ambientale. Se l’inglese Carney, forte dell’incarico alla Bri di Zurigo, è stato lo stratega finanziario, Al Gore lo è stato per la parte culturale e mediatica, soprattutto per l’affermarsi di Greta come icona mondiale. Il loro legame si deve a una Ong svedese, «We don’t have time».

Questa ONG è dietro il lancio di Greta Thunberg. Perchè questa mossa ? Semplice: le norme legate al Green New Deal verranno a creare e distruggere settori economici, spostando interessi per centinaia, se non migliaia, di miliardi di euro. Qualcuno, probabilmente molti, diventeranno più poveri, qualcuno diventerà più ricco, enormemente più ricco. Chi è quindi dietro a tutto questo? Semplicemente le grandi banche d’affari, pronte a maneggiare e distribuire l’enorme quantitò di titoli di stato, di obbligazioni private, di titoli azionari, che saliranno, scenderanno e dovranno essere intermediati. Miliardi in speculazioni e diritti di intermediazione che ingrasseranno le casse i questi istituti, abili nelle attività di lobbing, nel condizionamento di mass media pronti a vendersi al primo che passa ed anche della superficialità dell’informazione, ormai non più scientifica.

Basterebbe un semplice, banale, dato per far capire quanto sia costruito questo dato. Quanta CO2 c’è nell’atmosfera terrestre?

Meno de dello 0,04% è anidride carbonica e di questa meno del 20% è di emissione legata all’attività umana. Abbiamo idea delle proporzioni?

Dal punto di vista scientifico il Green New Deal ha la stessa potenza logica utilizzata dagli indigeni dell’Isola di Pasqua che abbatterono gli alberi per spostare i colossi di pietra, non per costruire canoe per pescare e sopravvivere. Però in questo caso c’è dietro chi ci guadagna e fa guadagnare un ristretto gruppo di potere. Quindi, anche se senza logica, cercheranno di imporre questi misure, sino a quando non verranno rovesciati per i loro fallimenti.

 


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