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IL GOVERNO FA FALLIRE I RISTORATORI, MA GLI DA’ SOLO UNA MANCETTA

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Il governo decide di chiudere tutti i ristoranti ed i bar praticamente per due settimane, lasciando pochissimi giorni di apertura proprio nel periodo dell’anno in cui ci sarebbero i migliori incassi. Circa 450 mila aziendine, che vengono messe in ginocchio proprio quando avrebbero bisogno di aiuto, chiudendo tutto, indiscriminatamente, senza nessun criterio, senza nessuna base scientifica.

Un fatto inaccettabile, anche perchè gli scarsi “Ristori” sono finiti, mentre le spese, gli affitti, le bollette, sono sempre presenti. Qualcuno, soprattutto i governatori delle regioni, si è messo una mano sulla coscienza e, facendo pressione, riesce a far mettere qualcosa allo stato come aiuto. Purtroppo, alla fine, è solo la solita squallida mancette.

Il governo, raschiando il fondo del barile,, ha dato … 654 milioni. Alla fine, sono circa 1500 euro per ogni ristorante o bar in Italia. Una vergognosa mancetta che non sarà sufficiente per poter arrivare a gennaio. Mentre all’estero si compensano quasi completamente gli incassi perduti, in Italia si danno dei microredditi di cittadinanza a gente che vuole e sa lavorare e che lo ha sempre fatto per vivere.

Chiudere in modo dittatoriale, con dei vergognosi proclami fatti da Palazzo Venezia, o da Palazzo Chigi è facile. Si tira fuori un po’ di arroganza, si fanno aspettare gli italiani due ore, per poi dar fiato alla bocca e far uscire delle parole sconnesse e quasi violente, in nome di non si sa bene chi. Gestire le conseguenze dei propri atti è molto più difficile e richiede un minimo di capacità e di abilità. Per Miussolini fu facile far entrare l’Italia in guerra, alla fine pensava fosse solo una questione di quindici giorni, poi, quando invece le cose si misero male, fallì miseramente con la sua classe dirigente. Allo stesso modo per Conte è facile chiudere tutto e dare una miseria di compenso, pensando che, probabilmente, fra due settimane tutti si saranno dimenticati di quanto succede. Però quando inizieranno a fallire le aziende (fine marzo) ed avremo un paio di milioni di disoccupati in miseria in più, come pensa di gestire i sommovimenti sociali, Conte? Con l’esercito, come vuole gestire il Natale? Mitragliando la gente in piazza? Stordendola con le palle del Recovery Fund che nulla porta? E come pensa di salvarsi la classe dirigente incapace e corrotta che lo circonda? Dovrebbero iniziare a pensarci.


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