Attualità
IL CONTANTE E GLI EVASORI: UN PO’ DI VERITA’
Il fatto che lottando contro il contante, con sanzioni pecuniarie, si lotti contro l’evasione , quella vera, è un palla che solo i compromessi con il potere possono credere. In realtà questa mossa ha un duplice effetto:
- porre la vita di ciascun cittadino sotto il diretto controllo di un potere non si sa fino a che punto democratico. Senza contante si dipende dalle Banche che possono chiudere la vostra vita in un click, letteralmente. Basti vedere adesso il caos che sta nascendo per la volontà, assurda, della BCE di cambiare le modalità di verifica dei conti online. Un autentico caos.
- far ingrassare nuovamente le banche che, a causa dei problemi con l’ammortamento rapido degli NPL e del taglio degli interessi della BCE sono in grave difficoltà. In questo modo si fa ricadere la loro redditività sulle piccole aziende e sui privati.
Il tutto condito dalla solita comunicazione di parte, ed fondamentalmente falsa. Perchè l’evasione NON è quella del piccolo artigiano che si arrangia, ma quella delle grandi multinazionali che giocano con i costi fra le diverse filiali internazionali. Già è noto il caso della multinazionale Kering-Gucci, che ha chiuso le proprie pendenze con il fisco per 1,25 miliardi di euro. Poi ci sono casi simili, come quello riportato da Hotelnerds che coinvolge i colossi mondiali dell’ospitalità Booking.com e AirBNB. Vi proponiamo un estratto:
Come gli altri portali dedicati all’intermediazione immobiliare, Booking e Airbnb devono versare le tasse al posto dei proprietari degli immobili che sono oggetto delle transazioni. Questo fatto era stato confermato a giugno 2017 da parte dell’Agenzia delle Entrate, a fronte della richiesta dei due operatori di non applicare la normativa fiscale in questione. Questa soluzione sostituisce tutte le altre imposte sulla locazione e prevede l’istituto della cedolare secca.
Il versamento dell’importo consiste nell’applicazione dell’aliquota del 21% all’ammontare della transazione e avviene attraverso l’impiego di apposito codice tributo emanato dall’Agenzia delle Entrate all’interno del modello F24. Il pagamento deve svolgersi entro il giorno 16 del mese successivo a quello in cui si verifica la transazione. Ciò è possibile perché le operazioni svolte attraverso Airbnb e Booking.com vengono definite come contratti di locazione breve.
Di conseguenza i portali di intermediazione immobiliare devono versare le relative ritenute al fisco, facendo le veci di veri e propri sostituti di imposta. Anche se l’Agenzia delle Entrate ha emanato un provvedimento attuativo per portali di intermediazione soltanto successivamente, l’obbligo è entrato in vigore il primo giugno 2017. Inoltre è stato richiesto per legge ai due operatori di inviare la certificazione annuale alla stessa Agenzia delle Entrate con gli importi pagati. In secondo luogo tutti i portali di intermediazione digitale (non solo Booking.com e Airbnb, ma anche Expedia) devono versare l’IVA, cioè l’imposta sul valore aggiunto da applicare sugli importi che sono oggetto delle operazioni.
Questo aspetto è stato per lungo tempo discusso, tuttavia recentemente l’Agenzia delle Entrate ha chiarito definitivamente tutti i dubbi e al tempo stesso ha aperto un’indagine per verificare la liceità del comportamento tenuto finora dagli operatori in questione.
Praticamente le grandi piattaforme avrebbero evaso,come sostituti d’imposta, centinaia di milioni di IVA, Tutti pagati ESCLUSIVAMENTE CON DENARO ELETTRONICO. Però il problema è il contante, è lo scontrino, non le centinaia di milioni di euro portai via dai gruppi internazionali. .
Questo è il ragionamento del governo Rosso Rosso Giallo.
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