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Economia

Il colosso tedesco delle trasmissioni per auto ZF va in crisi e vuole 9000 licenziamenti

La fabbrica nota per le trasmissioni della auto più sportive è in crisi, e parliamo di un’azienda che impiega decine di migliaia di dipedenti e che è un pilastro fondante della manifattura tedesca

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Il fornitore automobilistico ZF Friedrichshafen, famoso per la produzione di trasmissioni, è alle prese con debiti elevati  e un significativo calo dei profitti. Secondo il capo del comitato aziendale, ciò avrà conseguenze drastiche per la forza lavoro. Il managemente mette il fatto nella prospettiva della sopravvivenza aziendale, ma che senso ha un’azienda che non fa lavorare più nessuno?

ZF Friedrichshafen starebbe concordando con i sindacati degli obiettivi minimi di tutela dei posti di lavoro. Tuttavia, attualmente non esiste alcuna garanzia di lavoro per i 10.000 dipendenti della sede centrale di ZF . Secondo un recente articolo della rivista Manager Magazine , alla fine di marzo il presidente del comitato aziendale generale del terzo produttore automobilistico tedesco aveva dipinto un quadro molto cupo, con tagli lavorativi mai visti sulle sponde del lago di Costanza, dove hanno sede le fabbriche.

Forti tagli occupazionali in germania

Secondo quanto riportato da Manager Magazin il capo del comitato aziendale della ZF, Achim Dietrich, si è recato alla fine di marzo ad una riunione della IG Metall ad Hannover per definire i piani futuri per le sedi tedesche del fornitore. Secondo lui saranno necessari almento 9000 licenziamenti in Germania, cioè un lavoratore su sei, almeno.  ZF aveva investito diversi milioni di euro nella sede di Saarbrücken (Saarland) per rendere il più grande luogo di trasmissione a prova di futuro , ma anche li ci saranno forti ridimensionamenti.

ZF non è un’impresa come le altre per la Germania: fondata nel 1915 ha quella Z che sta per Zeppelin edla F per Friedrichshafen, Fu fondata da Ferdinand von Zeppelin,  costruttore degli enormi dirigibili rigidi e dei temuti bombardieri Zeppelin Sttaken, tanto che la Fondazione Zeppelin, a sua volta controllata dalla città di Friedrichshafen, è il principale azionista con una partecipazione del 93,8%. La società ha 19 filiali industriali nel mondo.

Tempi difficili per il grande fornitore automobilistico

Secondo fonti attendibili la situazione nel Brandeburgo sulla Havel appare ancora più cupa. Qui vengono prodotti, tra l’altro, cambi a doppia frizione a 7 marce per Porsche, ma la casa automobilistica di Stoccarda punta anche sulla produzione di auto elettriche. Nell’anno di crisi 2022 ZF Friedrichshafen è riuscita ad aumentare le vendite e anche il numero dei dipendenti è aumentato da 157.549 nel 2021 a 164.869. Il grande fornitore automobilistico ha recentemente creato nuovi posti di lavoro al di fuori della Germania.

Anche il capo della IG Metall, Jörg Hofmann, ha messo in guardia contro la delocalizzazione dei posti di lavoro all’estero e ha citato come esempio ZF. Però i costi sono troppo ali in Germania, soprattutto per l’energia e il lavoro. Però la proprietà in mano alla fondazione dovrà scegliere se garantire il lavoro o sopravvivere. Però Scholz e il suo governo nutrono fiducia. Chissà se i lavoratori della fabbrica tedesca possono sopravvivere solo con quella. 


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