Attualità
I prezzi dell’energia cresciuti del 59% durante il 2021 negli USA
I prezzi dell’energia alla fine del 2021 erano del 59% più alti rispetto all’inizio dell’anno, secondo un nuovo rapporto dell’Energy Information Administration (EIA).
Il boom dei prezzi dell’energia, che è stato superiore ai guadagni visti da altre materie prime, è stato in gran parte il risultato della ripresa economica dalla pandemia di Covid-19. La maggior parte delle altre materie prime nell’indice S&P Goldman Sachs Commodity Index (GSCI) ha registrato un aumento di circa il 20%, ad eccezione dei metalli preziosi, che hanno registrato un calo.
All’interno della parte energetica dell’indice delle materie prime che replica la performance dei mercati globali delle materie prime, RBOB (benzina all’ingrosso) ha registrato il maggior guadagno con il 67%, seguito dal petrolio da riscaldamento, quindi dal WTI e dal Brent. Gasolio e gas naturale hanno completato il segmento energetico del GSCI.
WTI e Brent hanno registrato rispettivamente un aumento del 62% e del 55%.
Il rafforzamento dei prezzi dell’indice energetico raccoglie anche i frutti delle interruzioni di energia e delle avversità meteorologiche (compreso il congelamento di febbraio e l’uragano Ida), nonché un aumento della domanda di benzina e diesel e un aumento della domanda di petrolio greggio e gas naturale che ha superato la produzione.
La pandemia di Covid-19 ha ridotto gli investimenti in petrolio e gas a un carico quasi record, amplificando la discrepanza tra domanda e offerta di petrolio greggio.
La produzione di greggio è salita a 11,8 milioni di barili al giorno negli Stati Uniti nella settimana terminata il 24 dicembre, l’ultima settimana per la quale l’EIA ha fornito dati, in calo rispetto ai 13,1 milioni di barili al giorno di marzo 2020, quando la distruzione della domanda non era ancora evidente nel mercato. Quindi abbiamo ancora una carenza di offerta che è stata appunto alla base della crescita dei prezzi.
Questi picchi dei prezzi energetici, legati all ripresa della domanda, rischiano però di diventare il maggior freno proprio alla ripresa economica stessa, se non verranno risolti per tempo.
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