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I PAGAMENTI IN BTC CON FACEBOOK E WHATSAPP: progetti e situazione attuale.

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Da tempo si parla di “FaceCoin” nome di fantasia che viene ad identificare i progetti  del colosso di Manlo park nel settore dell valute virtuali e che si verrebbe ad innestare su una ridefinizione generale della missione aziendale.

Il colosso dei Social è nato con la possibilità delle persone di mostrarsi e di mettersi in contatto in modo quasi illimitato, ma la sua evoluzione è andata al di là dello sperato, in una prima fase, e quindi si sta ritorcendo ceontro i suoi creatori in una seconda fase. Il fatto di disporre dei dati di centinaia di milioni di persone è un’arma potente, e  per questo temuta ed ora combattuta dai poteri politici, ma anche in parte rigettata dai suoi stessi membri. Non è un mistero che l’interesse in FB stia calando  e i problemi sulla privacy si fanno giorno dopo giorno più pressanti e tutto questo, senza voler entrare nei particolari, richiede un ripensamento del social media. Non è un caso che Zuckerberg recentemente abbia parlato di “Riorientamento verso la privacy”,cioè verso comunità più ristrette e verso servizi collaterali.

E qui giungiamo al dunque: alla fine ho un sistema che certifica, anche con documenti, le identità delle persone , perchè non usarlo per i pagamenti interpersonali? Ecco che da tempo è partita la notizia che Facebook vorrebbe lanciare un sistema di pagamenti su blockchain, confermata dalla creazione di Libra, società svizzera che si occuperà di pagamenti e gestione dati attraverso la DLT. Un segnale abbastanza preciso della direzione stessa che non richiede solo la creazione di un Token, una Stable Coin o similare, per i pagamenti, ma anche uno strumento analitico per la gestione dei dati della Blockchain, sia a finalità di sicurezza , sia come elemento di controllo della giacenza media, del fluttuante, degli scambi, tutti elementi necessari per la il calcolo di una…. riserva frazionaria, cioè la capacità del Social Network di “Creare” i soldi, esattamente come le banche del secolo scorso.

Nello stesso tempo i dati di Facebook, Whatapps  e Instagram sono a disposizione anche di chi sviluppa della app collegate. Quindi, di per se, non è necessario essere FB per utilizzare i suoi media come strumenti di pagamento, basta aver accesso alle API. Così deve aver pensato Zulu Republic che annuncia di aver creato un Bot in grado di inviare e ricevere Bitcoin e Litecoin direttamente con il sistema di messaggeria. Semplice da attivarsi poi opera attraverso la AI, Se pensiamo che Telegram utilizza Bot sin dalla sua origine abbiamo un quadro completo di come in futuro messaggerie e pagamenti andranno di apri passo, escludendo completamente dall’equazione il sistema bancario.

 

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