Analisi e studi
I contrasti Trump Powell fanno ribassare il Dollaro, come voleva Trump, ma affondano la borsa
Borsa e Dollaro USa stanno risentendo dello scontro fra Trump e Powell. ma il dollaro debole sicuramente non dispiace al Presidentes

L’indice del dollaro , che misura il livello della valuta americana nei confronti di un paniere di altre vaalute, è sceso lunedì a 98,2, il livello più basso dal febbraio 2022, per i contrasti fra Trump e Powell, che hanno raggiunto un livello elevato.
Il presidente Trump ha chiesto alla Fed un taglio immediato dei tassi di interesse, affermando che attualmente negli Stati Uniti “l’inflazione è praticamente inesistente”, mentre il direttore del Consiglio economico nazionale Kevin Hassett ha ventilato la possibilità di rimuovere il presidente della Fed Jerome Powell.
Tali dichiarazioni hanno alimentato i timori di una politicizzazione della politica monetaria statunitense, che potrebbe minare la credibilità della Fed, ma sopattutto la sua persistenza sui tassi d’interresse particolarmente elevati, e scuotere così la fiducia degli investitori nel dollaro.
Il momento è particolarmente delicato, poiché gli asset statunitensi, tra cui il dollaro e i titoli del Tesoro, sono già sotto pressione e vengono considerati sempre meno affidabili come beni rifugio a causa della crescente incertezza sulle politiche dell’amministrazione. Finora, nel mese di aprile, il dollaro ha perso circa il 4,6%, con i cali più marcati rispetto all’euro, allo yen e al franco svizzero.
Ecco il Dollar Index:
La svalutazione del dollaro però fa il gioco di Trump nella riduzione del Surplus Commerciale americano: una svalutazione del 10% del dollaro significa anche un dazio verso tutti del 10%, il tutto senza opposizione esterna, anzi con i tedeschi che godono, beati loro, per la rivalutazione dell’Euro.
Questa stiuazione però manda pe ora a fondo la borsa americana. Il sell-off è stato rapido e diffuso, con l’S&P 500 e il Nasdaq in calo rispettivamente del 2,4% e del 2,5%.
Il Dow ha perso 971 punti, mentre i giganti della tecnologia hanno guidato il calo: Tesla è scesa del 6%, Nvidia del 4,5% e Amazon del 3,1%. Tutti gli 11 settori hanno chiuso in rosso, con i titoli tecnologici, dei beni di consumo discrezionali e dell’energia tra i più colpiti.
Ecco come si è presentato il SP500
Quando la situazione fra Trump e Powell si sarò chiarita, magari con una riduzione dei tassi d’interesse, vedremo qusti indici migliorare. Per ora, nell’incertezza generale, continuano a scendere, ma questo non fermerà Trump.
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