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I cani robot cinesi non solo sono armati, ma anche più precisi di un cecchino

La Cina sviluppa una linea di cani robot armati, da utilizzare nei combattimenti in ambiente urbano, che dovrebbero essere perfino più precisi dei tiratori scelti. Un futuro distopico?

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Cane robot armato
Cane robot armato

La Cina sta producendo legioni di cani robot, la maggior parte dei quali vengono utilizzati come nuovi animali domestici elettronici o per svolgere compiti banali come il trasporto .di piccoli oggetti. Ma alcuni dei cani sono molto pericolosi, come riporta SCMP.

I filmati diffusi dall’esercito cinese attraverso i media di stato negli ultimi anni mostrano  he alcuni di questi cani vengono armati e impiegati in esercitazioni militari dal vivo.

I critici liquidano i video come propaganda, sostenendo che la corporatura esile di questi robot li renderebbe inadatti a gestire il rinculo delle armi da fuoco standard, per non parlare di sparare con la velocità e la precisione di un soldato addestrato.

Altri, invece, vedono un grande potenziale in questa tecnologia emergente, affermando che potrebbe rivoluzionare la guerra del futuro., soprattutto in un ambiente urbano dove è meglio non farsi notare troppo e, nello stesso tempo, essere in grado di intrufolarsi ovunque.

L’anno scorso il Corpo dei Marines degli Stati Uniti ha acquistato diverse unità per valutare l’efficacia in combattimento dei cani robotici di produzione cinese.

Sebbene i risultati di tale valutazione non siano disponibili, uno studio condotto da scienziati cinesi suggerisce che questi cani robotici potrebbero superare anche truppe esperte quando si tratta di maneggiare armi da fuoco.
Lo studio “dimostra la fattibilità di una piattaforma d’attacco a zampe”, hanno scritto Xu Cheng e il suo team in un articolo pubblicato il mese scorso sul Chinese Journal of Engineering.

Xu è professore di ingegneria meccanica presso la Nanjing University of Science and Technology. È anche vicepresidente della Società cinese delle armi leggere. L’università è stata a lungo sanzionata dagli Stati Uniti a causa dei suoi stretti legami con l’esercito cinese.
Nell’ambito dello studio, il team di Xu ha montato una mitragliatrice da 7,62 mm su un cane robotico. L’arma utilizzata era in grado di sparare 750 colpi al minuto, anche se il modello non è stato specificato. L’arma era inoltre dotata di un mirino optoelettronico, di un supporto antiurto e di un sistema di ricarica automatica.

Il cane robotico ha poi sparato raffiche di 10 colpi contro un bersaglio di dimensioni umane a 100 metri di distanza.
Dopo diversi colpi, il raggio di dispersione, ovvero la distanza massima tra il centro del bersaglio e i cinque fori di proiettile più vicini, è stato misurato in circa 5 cm.


In altre parole, se il robot mirasse al petto di una persona, la maggior parte dei proiettili colpirebbe l’interno della regione cardiaca, un’impresa difficile per le mitragliatrici che sono note più per la loro potenza di fuoco di soppressione che per la precisione.

A titolo di confronto, il fucile d’assalto M16, noto per la sua precisione, ha un raggio di dispersione di 12 cm a 100 metri. I tiratori esperti possono dimezzare questa cifra.
Secondo i ricercatori, questa tecnologia potrebbe avere un impatto significativo sul futuro della guerra.
“La guerra urbana, che comprende le operazioni antiterrorismo, le missioni di salvataggio degli ostaggi e lo sgombero di strade ed edifici, è salita costantemente alla ribalta come aspetto fondamentale del conflitto contemporaneo”, scrivono Xu e i suoi colleghi nel loro articolo.
“Il paesaggio urbano, con il suo labirinto di strade che si intersecano tra loro e gli edifici torreggianti che si accavallano, pone sfide uniche alle piattaforme da combattimento senza pilota. Queste piattaforme devono affrontare terreni non strutturati ed eseguire azioni complesse come manovre, scalate e salti, rendendo inadeguati i tradizionali modelli su ruote e cingolati.
“Le piattaforme quadrupedi, basate su principi bionici, possono utilizzare punti di appoggio a terra indipendenti per fornire una maggiore mobilità e adattabilità in ambienti di combattimento urbani complessi”.

Anche altri paesi hanno provato a utilizzare cani robotici in combattimento. Già nel 2015, Boston Dynamics ha sviluppato un robot quadrupede gigante per l’esercito statunitense. Tuttavia, a causa del rumore eccessivo e di altri inconvenienti, la tecnologia non è mai andata oltre la fase sperimentale.

Poi, nel 2020, Boston Dynamics ha presentato Spot, un modello civile dal prezzo compreso tra 70.000 e 140.000 dollari.
Nel frattempo, in Cina, i cani robotici sono rimasti inizialmente indietro rispetto alle controparti americane per quanto riguarda i progressi tecnologici. Ma negli ultimi anni il divario si è ridotto notevolmente.


I cani robotici cinesi sono ora in grado di superare le scale, di compiere imprese acrobatiche come il salto mortale all’indietro, di attraversarediscariche di rifiuti o foreste pluviali tropicali e di mantenere una corsa continua per quasi quattro ore trasportando un carico di 20 kg.
Inoltre, grazie alla fiorente industria elettronica cinese e all’intera catena industriale, il prezzo di un cane robotico cinese è crollato fino a 3.000 dollari, meno dei 4.000 dollari di un pacco batteria per lo Spot.

Gli USA hanno realizzato anche Ghost, il cane robot per l’aviazione USA che, invece, è utilizzato per controllare aree strategiche ed è armato


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