Economia
Hugo Stinnes: il “Re dell’inflazione” che si arricchì con Weimar. Una lezione economica
Come fece Hugo Stinnes, a diventare l’uomo più ricco della Germania con l’Iperinflazione ?
Il nome di Hugo Stinnersai nostri giorni dice ben poco, ma, per un breve periodo fu l’uomo più ricco della Germania. Questa qualifica cessò non per suoi errori, ma perché la morte lo colse prematuramente, a soli 54 anni, per complicazioni dopo un’operazione di colecistectomia, nel 1923. La Morte gli impedì di fare altri soldi.
Stinner veniva da una famiglia di commercianti a livello internazionale. Nel 1893 litigò con i cugini e fondò la propria attività, a soli 23 anni, che trasformò in una società quotata ai primi del 1900. Già prima della guerra possedeva una linea di navigazione, miniere di carbone in Germania e Lussemburgo, e altre attività.
Capire gli effetti della Grande Guerra sulla Germania
La Grande Guerra lo danneggiò, perché la sua ditta di navigazione fu quasi distrutta e perse le miniere nei paesi stranieri o in territori persi dalla Germania, ma fu rapido a riprendersi. Nel 1920 era già ricco, ma capì quello che stava per fare la Reichsbank e la Repubblica di Weimar, e questo lo rese immensamente ricco, e lo fece diventare il “Re dell’inflazione”.
Stinnes era un attento osservatore economico e aveva esperienza nel commercio internazionale. Vedendo gli eccessi della stampa di denaro del presidente della Reichsbank, Rudolf von Havenstein, che si stavano già facendo strada nell’economia dopo la Prima Guerra Mondiale, fece il pieno di acciaio, società di spedizioni, ferrovie e linee di navigazione, tutte attività reali e redditizie. Per pagare tutto questo, contrasse un prestito molto consistente in marchi, o meglio in banconote di marchi.
Riuscì a farlo a interessi bassi perché il Papermark, il marco di carta non si valutò immediatamente, ma si svalutò lentamente sino al 1921. Non iniziò a perdere valore fino al 1921. In seguito, la perdita di valore fu a livello esponenziale in modo esponenziale. Stinner, con i suoi enormi debiti finanziari usati per acquistare attività reali, era nella posizione perfetta.
Lezioni dal passato
Nel complesso, il manuale di Stinnes per l’iperinflazione era generalmente semplice. Ha utilizzato il debito per accumulare beni durevoli prima dell’iperinflazione. Poi, dopo l’iperinflazione, i suoi beni durevoli hanno mantenuto il loro valore, in termini reali, mentre il loro prezzo è schizzato alle stelle in termini nominali (rispetto alla valuta).
Ciò significa che i debiti che aveva in termini di Papermark che aveva preso in prestito si sono ridotti fino a diventare insignificanti. Di conseguenza, fu in grado di ripagare i suoi debiti praticamente per nulla, conservando i suoi beni durevoli e diventando ricchissimo.
Quando l’iperinflazione colpì, il valore del denaro in Papermark che aveva preso in prestito valeva sempre meno e i beni durevoli che possedeva sono aumentati di valore, rispetto alla valuta tedesca in declino. La lezione importante è che i beni durevoli non perdono il loro valore durante l’iperinflazione nello stesso modo in cui lo perde la valuta.
Da un lato, le attività dure di Stinnes stavano aumentando di valore rispetto al Papermark, producendo redditi reali, mentre i debiti si riducevano sempre più.
Nel 1924, Stinnes era in grado di pagare il suo debito con Papermark senza valore. Allo stesso tempo, i suoi beni erano aumentati di valore rispetto al Papermark. In questo modo, Stinnes divenne l’uomo più ricco della Germania.
Una lezione economica importantissima, che pochi hanno capito anche successivamento. Come abbiamo però detto non riuscì a godersi la sua ricchezza: morì nel 1924. I suoi figli portarono avanti per un po’ con grande profitto l’attività, ma non capirono che l’inflazione era destinata a finire, e non si adattarono al nuovo ambiente monetario. Tutto poi finì con la Seconda Guerra Mondiale, che distrusse quello che restava della ricchezza degli Stinnes, anche se la linea marittima esiste ancora oggi. Un’altra lezi0ne non compresa.
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