Economia
Grecia: retorica europeista vs informazione statistica
Nel 1981 la Grecia entrava a far parte della CEE (comunità economica europea), lo scorso 27 maggio è stato organizzato un evento per “festeggiare” il 40° anniversario. Fra gli oratori c’era anche Charles Michel, il presidente del consiglio europeo, che se n’è uscito con queste deliranti dichiarazioni:
Since you, 🇬🇷 Greece, formally joined our common 🇪🇺 Europe, which had always been yours, you have known the best years in your history.
They have permanently put you on the path to peace and prosperity.#Greece #Athens #40ΕλλαδαΕΕ @PresidencyGR @kmitsotakis pic.twitter.com/bEXCFaQXrh
— Charles Michel (@eucopresident) May 27, 2021
Since you, Greece, formally joined our common Europe, which had always been yours, you have known the best years in your history. They have permanently put you on the path to peace and prosperity.
Secondo Michel, la Grecia da quando è divenuta membro dell’europa avrebbe conosciuto i migliori anni della sua storia, e sarebbe stata messa sulla via permanente della pace e del benessere. Vediamo allora questo “miracolo”.
PIL REALE INDIETRO DI VENT’ANNI
Cominciamo dal prodotto interno lordo: nel 2019 era inferiore del 23,5% in termini reali rispetto al 2007, mentre lo scorso anno con la crisi covid il gap è salito al 29,8%.
Nel 2020 il PIL greco si è contratto del -8,2% contro il -10,1% del 2011, anno cui Mario Monti millantava in TV “il più grande successo dell’euro“. Ora capite perché nel 2012 Paolo Barnard definì Monti “bugiardo e criminale“?
Infatti il grande successo dell’euro consiste nell’avere l’economia ai livelli pre-euro, questo anche prima del coronavirus, con un PIL reale inferiore ai valori del 2001, anche in termini pro capite (grafico sotto).
LA DISOCCUPAZIONE RECORD
Come non ricordare la mostruosa disoccupazione che ha afflitto la Grecia nel passato decennio, con il picco massimo toccato nel 2013 (27,5%) e che tutt’oggi non è mai stata riassorbita (16,3% nel 2020). Tutto questo disastro non ha precedenti, neanche lontanamente paragonabili.
IL TAGLIO DEI SALARI REALI
Chi non ha perso il lavoro, ha comunque subìto una forte riduzione dei salari reali, che dal 2013 ad oggi si son collocati sui livelli del 1995-96. Nel 2020 le retribuzioni dei lavoratori greci erano sotto del -27,4% rispetto al massimo storico del 2009 e del -16% rispetto al 2001.
PRODUZIONE INDUSTRIALE A PICCO
Infine la produzione industriale, che nel 2020 viaggiava sui livelli del 1980, quando addirittura la Grecia non aveva neppure la tessera del “club leuropa”. Però si può vivere di solo turismo, giusto?
Battute a parte, i dati dimostrano (e ce ne sarebbero molti altri) come la Grecia abbia subìto i danni di una guerra in tempo di pace, con buona pace della retorica di Michel ed euroinomani vari.
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