Attualità
Gran casino in Brasile…..
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In Brasile le cose non stanno andando affatto bene, continuando un trend precedente. La Dilma ed il suo principale accusatore sono entrambe sotto inchiesta per falsificazioni la prima e per tangenti dal caso Petrobras il secondo. Il PIL del paese cade , nonostante gli investimenti pubblici improduttivi per le olimpiadi 2016.
Ques’anno siamo ad un tasso di variazione ngativo, e così il prossimo. Tutta la politica è sconvolta da vari scandali, primo fra tutti il Petrobras, che coinvolge la società petrolifera pubblica, anch’essa ora in crisi. Tutto questo si traduce in un incubo stagflazionistico :
Le previsioni per il 2016 sono anche peggiori, in quanto ci si attende di superare il livello del 10%.
Il reals rimane molto basso, anche se nell’ultimo periodo si è stabilizzato.
Il debito pubblico Brasiliano è giunto a rendere il 12%, a fronte di un indebitamento pubblico pari al 71% del PIL . Si tratta di cifre molto elevate per un paese in via di sviluppo, ma il problema viene anche a colpire gli investitori privati, con tassi dell’ordine del 14%. Il calo del PIL porta ad un calo delle entrate, e la politica fiscale viene ad essere l’unica arma che il governo ha per stimolare la crescita. Però questo porta ad un deficit elevato ed a prospettive di crescita del debito preoccupanti.
Ora come riportato da Zerohedge, di fronte a questa situazione economica terrificante, abbiamo tre possibilità:
a) OTTIMISTICA- la crisi politica viene a risolversi, vi è una moderata ripresa dei prezzi delle materie prime esportate dal Brasile, ed il real si mantiene stabile : in questi casi la ripresa economica inizierà dal 2016, anno in cui l’inflazione cadrà ed il paese brics a pieno titolo. Il debito pubblico sarà tenuto sotto controllo.
b) MEDIANA : La crisi si protrae , ma senza grossi colpi di scena.
c) PESSIMISTICA: La crisi politica va avanti e peggiora, la politica fiscale va fuori controllo, e la spinta inflazionistica non si spegne. In questo caso avremmo un debito pubblico che potrebbe avvicinarsi a livelli europei, ma con tassi sudamericani, e questo non potrebbe che portare al crack dello stato, con tutto quello che ne consegue.
Comunque la situazione rimane fluida e modificata giorno per giorno dall’evoluzione della politica locale. Quindi anche se i rendimenti dei titoli appaiono molto interessanti, sono da valutare considerando un elevato rischio di cambio e rischio paese.
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