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Google inizia un massiccio progetto sull’energia geotermica per i suoi data center

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Google ha trovato una nuova fonte per alimentare i suoi data center con energia pulita proveniente dal nucleo della Terra. Il colosso della tecnologia ha annunciato martedì di aver lanciato un progetto geotermico in Nevada in collaborazione con Fervo, una startup di energia pulita. Il progetto utilizza il calore proveniente dalle profondità del sottosuolo per generare elettricità senza bruciare combustibili fossili o rilasciare carbonio nell’atmosfera. Ricordiamo che nel Salvador vi è un progetto per la produzione di Bitcoin con energia geotermica.

Energia senza emissioni di carbonio 24 ore su 24, 7 giorni su 7

Il progetto geotermico fa parte dell’ambizioso obiettivo di Google di far funzionare i suoi data center e i suoi campus con energia senza emissioni di carbonio (CFE) 24 ore su 24, 7 giorni su 7 entro il 2030 per accelerare la decarbonizzazione dei sistemi elettrici mondiali. Google è a zero emissioni di carbonio dal 2007, ma vuole andare oltre ed eliminare la dipendenza dai combustibili fossili. Si tratta di una sfida enorme, considerando che Google consuma in un anno la stessa quantità di energia di un piccolo Paese (18 terawattora), principalmente per i suoi data center che utilizzano Google Cloud e modelli di intelligenza artificiale

L’energia geotermica è una fonte affidabile e flessibile di energia pulita che può integrare altre energie rinnovabili, come quella solare ed eolica, e aiutare la rete a funzionare 24 ore su 24, 7 giorni su 7. L’energia geotermica funziona pompando acqua fredda a 2500 metri sotto terra, trasformandola in vapore. Il vapore poi fa girare una turbina, creando elettricità che alimenta le operazioni di Google Cloud a Las Vegas e due data center a Henderson e Reno.

L’investimento di Google nei centri geotermici del Nevada è fondamentale per il suo piano di eliminare le emissioni di carbonio in soli sei anni. L’azienda sta inoltre esplorando altre tecnologie avanzate per l’elettricità pulita, come lo stoccaggio delle batterie, l’idrogeno verde e la cattura del carbonio. Google spera di ispirare altre aziende e governi a seguire il suo esempio e ad adottare soluzioni energetiche più pulite.

Il progetto geotermico di Google è il primo accordo aziendale al mondo per sviluppare un progetto potenziato di energia geotermica, che utilizza nuove tecniche per sfruttare il calore dall’interno della crosta terrestre. Le tecnologie geotermiche tradizionali possono essere implementate economicamente solo in aree in cui il calore sotterraneo è facilmente accessibile. Il potenziamento dell’energia geotermica può sfruttare il potenziale dell’energia geotermica in molte regioni dove non è facile costruire altre fonti di energia rinnovabile, in particolare la regione dell’Asia del Pacifico.

Secondo il Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti, l’energia geotermica potrebbe fornire fino a 120 gigawatt di capacità di generazione negli Stati Uniti entro il 2050 e generare oltre il 16% della produzione statunitense. fabbisogno elettrico previsto. L’energia geotermica è anche un’opzione praticabile per affrontare l’incombente crisi energetica, poiché si prevede che l’offerta globale di petrolio sarà adeguata solo fino al 2050. Google non è disposta a correre questo rischio e scommette sull’energia geotermica per alimentare i suoi data center e il mondo con energia pulita.

Collaborazione con Fervo Energy specialista nel geotermico

Il progetto geotermico in Nevada è il risultato di un’ampia gamma di innovazioni tecniche e operative di Google e Fervo Energy.

A differenza dell’energia geotermica tradizionale, Fervo utilizza tecniche di perforazione introdotte dall’industria del petrolio e del gas per accedere al calore che in precedenza sarebbe stato difficile da raggiungere. Per sfruttare questo calore sotterraneo, Fervo ha scavato due pozzi orizzontali e installato cavi in fibra ottica per acquisire dati che mostrano il flusso, la temperatura e le prestazioni del sistema geotermico in tempo reale.

Ciò consente a Fervo di ottimizzare la produzione e l’efficienza dell’impianto geotermico, che utilizza meno terreno rispetto ad altre fonti di energia pulita e si avvale di competenze, conoscenze e catene di fornitura in diversi settori.

Google ha supportato lo sviluppo del progetto dalle sue fasi iniziali fino al suo completamento con successo, lavorando a stretto contatto con Fervo per superare gli ostacoli e dimostrare che questa tecnologia può funzionare. Google ha inoltre annunciato una partnership con Project InnerSpace, una delle principali organizzazioni no-profit dedicata allo sviluppo globale dell’energia geotermica, per accelerare l’adozione dell’energia geotermica.

L’obiettivo di Google è quello di giungere ad utilizzare energie pulite e convenienti anche ecoomicamente disponibili in modo continuo, cosa necessaria per l’attività dei centri elaborazione dati.

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