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Google crea una AI migliore di ChatGPT che compone musica

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Google ha creato un nuovo sistema di intelligenza artificiale (AI) chiamato MusicLM in grado di produrre musica di qualsiasi genere a partire da una descrizione testuale.

Tuttavia, secondo alcuni media, il gigante tecnologico ha scelto di non rendere il sistema disponibile al pubblico per questioni etiche.

Per me è una cosa più grande di ChatGPT. Google ha quasi risolto la generazione di musica, direi”, ha scritto venerdì su Twitter Keunwoo Choi, scienziato dell’intelligenza artificiale presso il Gaudio Lab. Sebbene MusicLM non sia il primo sistema di intelligenza artificiale generativa per la musica, è il primo a creare musica ad “alta fedeltà” e dalla composizione complessa, l’algoritmo è in grado di produrre canzoni che hanno senso per descrizioni di “notevole complessità” dopo essere stato addestrato su un set di dati di 280.000 ore di musica.

Il sistema può basarsi su melodie esistenti, siano esse fischiettate, canticchiate, cantate o suonate con uno strumento. Secondo i ricercatori di Google, può anche prendere una serie di descrizioni scritte in sequenza e trasformarle in una “storia” o narrazione musicale. Inoltre, MusicLM può essere diretto da una combinazione di immagini e didascalie, oppure può produrre musica “suonata” da un certo tipo di strumento in uno stile particolare. Praticamente è in grado, teoricamente, di sostituira gran parte dei compositori di colonne sonore. I campioni mnostrano che sia in grado di essere al livello di tante misiche banali moderne.

Sebbene il sistema sia tecnicamente in grado di sintetizzare le voci, i risultati sono tutt’altro che ideali e presentano problemi come campioni distorti.

Il problema principale per Google è la possibilità che MusicLM utilizzi dati di addestramento che contengono materiale protetto da copyright nelle canzoni prodotte. In un esperimento, i ricercatori hanno scoperto che l’1% della musica prodotta dal sistema copiava direttamente le canzoni su cui era stato addestrato, violando quindi i copyright.

Questa cifra è abbastanza alta da far esitare l’azienda a rilasciare MusicLM nella sua forma attuale, come ha riportato TechCrunch venerdì scorso. I ricercatori hanno evidenziato la necessità di maggiori sforzi futuri per affrontare questi rischi legati alla generazione di musica e hanno sottolineato il rischio di potenziale appropriazione
Non è la prima volta che la musica generata dall’intelligenza artificiale dà adito a problemi legali.

Nel 2020 la società di Jay-record Z ha presentato una denuncia per copyright contro Vocal Synthesis, dopo che il canale YouTube aveva usato l’IA per produrre interpretazioni di Jay-Z di canzoni come “We Didn’t Start the Fire” di Billy Joel.

In un libro bianco, Eric Sunray, attuale stagista legale presso la Music Publishers Association, sostiene che i generatori di musica AI come MusicLM violano il diritto d’autore tessendo “arazzi di audio coerente” con le composizioni che consumano durante l’addestramento, secondo quanto riportato da TechCrunch.

 


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