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Gli USA stanno usccendo completamente dalla crisi, l’Europa no. Politici e politiche sbagliate ci riportano a fondo

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Fra vaccinazioni e stimoli gli USA si riprenderanno molto presto dalla crisi, mentre l’Europa, la grande Europa della Commissione e dello “Stiamo tutti assieme perchè facciamo massa” uscirà completamente sconfitta non solo da una grande potenza, ma perfino da paesi che sono poco più che briciole sullo sfondo mondiale.

Questo futuro non è immaginifico, ma è purtroppo già nei fatti. Come da ricerca Unicredit (posta in evidenza da Liturri) gli USA stanno rapidamente chiudendo il gap con la crescita ante covid e stnno riprendendo un cammino di sviluppo già segnato:

 

L’Unione Europea arranca in difficoltà, tanto che perfino il Giappone, colpito da enormi problemi di demografia e di uno sviluppo drogato da quasi 20 anni di politica monetaria espansiva fa quasi meglio di noi.

Il fatto è , papale papale, che gli USA stanno sfruttando in modo ottimale le politiche FISCALI espansive, anche se rischiano di creare una classe pericolosa di disoccupati a lungo termine. In Europa questo tipo di politiche non riesce. La politica fiscale resta timida e perennemente in ritardo. Perfino SuperMario non è riuscito ancora a sbloccare i rimborsi per le categorie chiuse e la Cassa Integrazione continua a giungere con un ritardo criminale che meriterebbe delle severe punizioni per i responsabili del pasticcio. perchè qualcuno le norme che bloccano  e rallentano questi aiuti le avrà ben scritte.

Se poi passiamo al lato sanitario i dati indicano una sconfitta clamorosa per l’Unione. L’indicazione che, salvo qualche caso, “Piccolo è bello”, cioè l’esatto contrario di quanto si continua a proclamare ai quattro venti nei media drogati.  Si afferma che l’intervento della Commissione, avrebbe evitato la “Concorrenza”, ma un pelo più di mercato avrebbe incentivato maggiori produzioni, più rapide, più certificate e reso più flessibili e diretti gli acquisti. Il Cartello della Commissione, come tutti questi accordi forzosi, si è rivelato un clamoroso errore chbe stiamo pagando a livello di tasso di vaccinazioni. Vediamo, da New York Times, la tabella dei paesi con maggior tasso di vaccinazioni.

 

A parte gli USA, che restano una potenza industriale che sa dirigere i propri sforzi, nessuno degli altri paesi dell’elenco supera i 20 milioni di abitanti. I sue paesi della UE presenti o sono dei nani astuti (Malta, che ha ottenuto il 151% di vaccini in più) o hanno volutamente preso un strada diversa rispetto alla UE, ribellandosi (Ungheria, che ha acquistato il russo Sputnik e si è rivolta al mercato). Gli stati piccoli sono stati molto più efficienti, e noi parliamo ancora di delegare i poteri alla Commissione. Un abbaglio clamoroso, portato avanti nel fumo sparso dai media.

 


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