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Gli USA sanzionano le società cinesi per la raccolta di DNA di massa e controllo sociale

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L’amministrazione Biden ha annunciato giovedì di aver inserito l’Accademia cinese delle scienze mediche militari insieme ad altri 11 istituti coinvolti nella biotecnologia in una lista nera di esportazione per il loro coinvolgimento nell’assistere l’oppressione e la sorveglianza del governo comunista sulla popolazione uigura musulmana.

Tra le altre cose, la tecnologia avanzata delle aziende viene utilizzata per la raccolta del DNA come misura chiave di controllo sociale nella regione dello Xinjiang, come parte degli sforzi per utilizzare la tecnologia genetica per migliorare le capacità di sorveglianza di massa. “Queste azioni entrano nel contesto più ampio degli sforzi dell’amministrazione per affrontare l’uso improprio della tecnologia per sorvegliare e in molti casi … per esercitare un controllo sociale repressivo su larga scala”, ha detto al Wall Street Journal un alto funzionario dell’amministrazione Biden. Il pericolo è inoltre che i campioni siano presi anche al di fuori della Cina permettendo un database mondiale del DNA nelle mani di Pechino.

Inoltre, il Dipartimento del Tesoro ha affermato che “l’azione evidenzia come le aziende private nei settori della tecnologia di difesa e sorveglianza della Cina stiano attivamente cooperando con gli sforzi del governo per perseguitare le minoranze etniche”.

Incluse nella lista nera delle entità in cui le aziende statunitensi non possono più investire sono il colosso commerciale DJI Technology Co. e le società di sviluppo di tecnologie di riconoscimento facciale collegate al governo. Segue sulla scia delle sanzioni precedenti giorni fa, in particolare contro la grande società di riconoscimento facciale SenseTime.  Chissà se governi europei stanno investendo con queste società per i propri sistemi di controllo sociale, dato che SenseTime è apparso più volte in report che paravano della sua introduzione nella UE, e solo recentemente ha lasciato cadere i piani di creare una sede nel Regno Unito.

Inoltre, nell’elenco ci sono la start-up di software di riconoscimento facciale Megvii, così come Dawning Information Industry, che fornisce servizi di cloud computing basati su supercomputer basato nello Xinjiang. L’elenco crescente di aziende del complesso militare-industriale cinesi bandite dal Commercio e dal Tesoro raggiungerà entro la fine di questa settimana quasi 70.

In alcuni casi degni di nota le sanzioni hanno avuto effetto immediato: “SenseTime ha detto questa settimana che avrebbe posticipato la sua offerta pubblica iniziale di 767 milioni di dollari a Hong Kong, dopo che la società cinese di intelligenza artificiale era stata inserita nella lista nera degli investimenti statunitensi”, secondo i rapporti.

Pechino ha risposto con forza, parlando ovviamente d’ingerenza statunitense e affermando che assisterà in ogni modo le proprie aziende danneggiate dalle misure americane.

Lo studio del DNA e la campionatura estesa permetterebbero la nascita sia di sistemi di controllo di massa quasi infallibili, sia lo studio di armi biologiche mirate a livello personale. 


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