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Gli USA sanzionano le società che hanno aiutato la costruzione dei missili balistici iraniani

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Gli Stati Uniti hanno sanzionato sette persone e sei entità provenienti da Iran, Cina e Hong Kong che, secondo il Dipartimento del Tesoro americano, hanno aiutato Teheran a procurarsi tecnologie chiave per lo sviluppo di missili balistici.

In una dichiarazione del 6 giugno, l’Office of Foreign Assets Control (OFAC) del Dipartimento ha accusato le persone e le entità di aver condotto transazioni finanziarie che hanno facilitato la rete di approvvigionamento di parti necessarie per lo sviluppo di missili.
La dichiarazione afferma che le sei società hanno venduto centrifughe, metalli e materiali radar sensibili ad attori chiave dell’agenzia del Ministero della Difesa e della Logistica delle Forze Armate iraniane (MODAFL), già sottoposta a sanzioni.

Le sanzioni arrivano mentre Washington aumenta costantemente la pressione sull’Iran affinché cessi di espandere il suo programma missilistico.

“Gli Stati Uniti continueranno a colpire le reti di approvvigionamento transnazionali illecite che sostengono segretamente la produzione di missili balistici e altri programmi militari dell’Iran”, ha dichiarato Brian Nelson, sottosegretario al terrorismo e all’intelligence finanziaria.

Il portavoce del Dipartimento di Stato americano Matthew Miller ha definito lo sviluppo e la proliferazione di questi missili da parte dell’Iran “una seria minaccia alla sicurezza regionale e internazionale”.

Ha dichiarato ai giornalisti, durante un briefing alla fine del mese scorso, che gli Stati Uniti continueranno a utilizzare una serie di strumenti, tra cui le sanzioni, “per contrastare l’ulteriore avanzamento del programma iraniano di missili balistici e la sua capacità di proliferare missili e tecnologie correlate ad altri”.

Le sanzioni riguardano le società cinesi Zhejiang Qingji e Lingoe Process Engineering. Inoltre, il direttore di Zhejiang Qingji e un dipendente della società sono stati personalmente indicati per aver intrattenuto rapporti finanziari e aver agito come trasportatori del MODAFL in Iran.

Altre due società, la Ke.Do International Trade di Hong Kong e la Qingdao Zhongrongtong Trade Development, con sede in Cina, hanno collaborato, secondo il Dipartimento del Tesoro, alla vendita di decine di milioni di dollari di leghe speciali per lo sviluppo di sistemi missilistici iraniani.

Anche la società cinese Shiny Nights Technology Development Company, con sede a Pechino, è stata colpita da sanzioni per aver agito come società di copertura per il MODAFL al fine di procurare elettronica per gli utenti finali iraniani. La stessa accusa è rivolta all’addetto alla difesa iraniano a Pechino, Davoud Damghani.

Le sanzioni congelano tutti i beni statunitensi in possesso di qualsiasi entità, compresi i conti bancari in dollari presso istituzioni estere, e impediscono ai cittadini statunitensi di trattare con le persone e le società in questione. Quest’ultima sanzione è la più impattante perché taglia anche la possibilità di finanziarsi sui mercati finanziari occidentali.

 


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