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Gli USA restituiscono 6 miliardi all’Iran in cambio di 5 prigionieri americani

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Gli Stati Uniti hanno accettato di concedere all’Iran l’accesso a 6 miliardi di dollari di entrate petrolifere iraniane attualmente congelate attualmente detenute in Corea del Sud, hanno riferito i media giovedì, in cambio del rilascio di cinque americani imprigionati in Iran. Si tratta di 1,2 miliardi a prigioniero, in riscatto non indifferente…

L’Iran ha rilasciato cinque cittadini con doppia cittadinanza iraniana/americana, che ora rimangono agli arresti domiciliari in un hotel di Teheran. I prigionieri saranno tenuti in albergo per settimane fino a quando non potranno imbarcarsi su un aereo per tornare negli Stati Uniti.
Un avvocato di uno dei prigionieri ha avvertito che “semplicemente non ci sono garanzie su ciò che accade da qui”, mettendo in guardia sul fatto che, sino all’ultimo minuto il governo potrebbe cambiare idea.

I funzionari della Casa Bianca non hanno confermato ciò che hanno dato all’Iran in cambio del rilascio del prigioniero, ma fonti anonime a conoscenza della questione hanno suggerito che quando gli americani saranno finalmente autorizzati a tornare a casa, diversi cittadini iraniani in carcere per aver violato le sanzioni saranno rilasciati dal carcere. Oltre al rilascio dei prigionieri, la Casa Bianca organizzerà anche un trasferimento di 6 miliardi di dollari di entrate petrolifere iraniane attualmente detenute in Corea del Sud a una banca in Qatar. Il denaro sarà controllato dal governo del Qatar, che si assicurerà che l’Iran utilizzi il denaro solo per pagare i venditori per acquisti relativi a bisogni umanitari, come medicine e cibo.

L’accordo è in preparazione da settimane, secondo fonti a conoscenza dei negoziati, che sono stati mediati da Oman, Qatar e Svizzera.

Agli americani non sarà permesso di tornare a casa fino a quando i soldi del petrolio, che possono essere utilizzati solo per scopi umanitari, non saranno sul conto bancario del Qatar.

Secondo il direttore iraniano dell’International Crisis Group, Ali Vaez, “Tutto ciò che l’Iran può fare in base a questo accordo è inviare ordini a una banca a Doha per cibo e medicine e un numero limitato di attrezzature mediche che non hanno un duplice uso militare. La banca di Doha pagherebbe la merce e le compagnie del Qatar le consegnerebbero all’Iran. L’Iran non ha alcun accesso diretto ai fondi”.

Ora non resta che aspettare se questo accordo sarà effettivamente rispettato


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