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Gli USA prolungano il permesso per le società petrolifere ad operare in Venezuela

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Gli Stati Uniti hanno rinnovato una licenza che estenderà l’autorizzazione ad alcune società di servizi petroliferi a mantenere attività in Venezuela. La licenza non consente alle aziende di trivellare, lavorare o manipolare il greggio di origine venezuelana, ha riferito martedì la Reuters.

La licenza per la conservazione degli asset petroliferi era stata originariamente concessa nel 2019 alle società statunitensi di servizi petroliferi Baker Hughes, Halliburton, Schlumberger e Weatherford International. La licenza consente loro di mantenere una presenza fisica nel Paese, compresi i loro beni, ma non permette loro di eseguire alcuna operazione con PDVSA o con qualsiasi Joint Venture, compresa la manutenzione dei pozzi.

Anche Chevron ha ottenuto una licenza, ma la licenza di Chevron è più ampia. Chevron è l’unica società statunitense autorizzata ad operare in Venezuela dopo aver ottenuto una licenza di sei mesi per operare nell’ambito delle sue joint venture con PDVSA. I profitti del greggio di derivazione venezuelana della Chevron saranno destinati al pagamento del debito della PDVSA nei confronti della Chevron e non contribuiranno ai profitti della compagnia petrolifera statale.

L’industria petrolifera venezuelana è stata duramente colpita dalla corruzione, dalla cattiva gestione e dalle sanzioni statunitensi. Il Venezuela dipende fortemente dai proventi del greggio per finanziare il proprio bilancio. Per il 2023, il Venezuela prevedeva di finanziare il 63% del suo bilancio con i proventi del petrolio.

Le esportazioni di petrolio del Venezuela sono aumentate a marzo, raggiungendo i livelli più alti dall’agosto scorso, grazie soprattutto all’attività della Chevron. Il Venezuela ha esportato quasi 775.000 bpd a marzo, con la Cina come principale acquirente.

Alcune società di servizi petroliferi, tra cui la Baker Hughes, l’anno scorso avevano spinto per riavviare le trivellazioni nel Paese sudamericano sottoposto a sanzioni, suggerendo agli analisti che ciò avrebbe potuto rilanciare la produzione di greggio del Venezuela al di sopra di 1 milione di barili al giorno.

Per adesso le esportazioni dal venezuela sono comunque ad un livello di sopravvivenza, soprattutto considerando che ool Venezuela è il paese con le maggiori scorte petrolifere al mondo. Inoltre l’autorizzazione a operare non è riuscita a far superare i problemi di raffinazione che causano una forte scarsità dei carburanti in un paese che dovrebbe averne in abbondanza.


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