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Gli scienziati del SETI vanno a caccia di segnali alieni dal centro della Via Lattea

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Gli scienziati si stanno rivolgendo al centro della Via Lattea per cercare potenziali segni di vita aliena intelligente. Pubblicato su The Astrononmical Journal, un nuovo studio mostra come gli scienziati siano a caccia di impulsi radio a bassa frequenza provenienti dalla nostra galassia che potrebbero rivelare l’esistenza di vita aliena. Le pulsar emettono naturalmente questi impulsi, ma vengono anche utilizzate dalla nostra specie per alcune tecnologie come il radar.

Poiché questi impulsi sono molto evidenti e tendono a distinguersi dal rumore di fondo dello spazio, gli scienziati sostengono che potrebbero essere un ottimo modo per comunicare a grandi distanze. Se la loro ipotesi è corretta, dovremmo essere in grado di scansionarli e potenzialmente di origliare le conversazioni di civiltà aliene lontane.

Un gruppo di ricercatori, guidato da Akshay Suresh (studente laureato alla Cornell University), ha creato un software in grado di identificare proprio questo tipo di schemi di frequenza ricorrenti. Il team ha testato il software su pulsar note per assicurarsi che fosse in grado di rilevare con precisione le frequenze strette, che sono significativamente più piccole di quelle utilizzate da una stazione radio FM standard. Successivamente, hanno utilizzato il software per analizzare i dati del Green Bank Telescope in West Virginia.

Fino ad ora, il radio SETI ha dedicato i suoi sforzi principalmente alla ricerca di segnali continui“, ha dichiarato in un comunicato il coautore dello studio Vishal Gajjar del SETI Institute, un’organizzazione no-profit dedicata alla ricerca di vita intelligente nell’universo. Il nostro studio fa luce sulla notevole efficienza energetica di un treno di impulsi come mezzo di comunicazione interstellare su grandi distanze”. In particolare, questo studio segna il primo tentativo completo di condurre una ricerca approfondita di questi segnali”, ha aggiunto.

Il team sta concentrando i propri studi sulla parte centrale della Via Lattea a causa della sua alta concentrazione di stelle e della possibilità di trovare esopianeti abitabili. Inoltre, una vita extraterrestre intelligente situata nel centro della galassia potrebbe facilmente comunicare con altri pianeti inviando segnali in un ampio raggio. Utilizzando larghezze di banda ridotte e schemi ripetuti, questi alieni potrebbero potenzialmente esporsi, poiché una tale combinazione è altamente improbabile in eventi naturali, secondo Steve Croft, scienziato del programma Breakthrough Listen e coautore dello studio.

Utilizzando un algoritmo, la nuova tecnica di scansione è in grado di cercare rapidamente tra 1,5 milioni di campioni di dati del telescopio in 30 minuti. Nonostante non sia stata rilevata alcuna indicazione significativa durante la ricerca iniziale, i ricercatori ritengono che la velocità dell’algoritmo migliorerà i futuri sforzi di esplorazione. “La tecnica di Akshay fornisce un nuovo metodo per aiutarci a cercare in quel pagliaio gli aghi che potrebbero fornire prove allettanti di forme di vita extraterrestri avanzate”, ha aggiunto Croft.

 


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