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Analisi e studi

#GiletsJaunes Le élites commettono sempre gli stessi errori (di Giuseppe PALMA)

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La storia dovrebbe essere maestra di vita. E invece gli uomini commettono sempre gli stessi errori.
Nel 1789 i clubs rivoluzionari erano visti come covi sovversivi, contenitori della feccia popolare. I pessimi consiglieri di re Luigi XVI caricarono più volte le folle ingaggiando una gendarmeria mercenaria proveniente da fuori. La corona e le élites dell’epoca, Nobiltà ed Alto Clero, fecero di tutto per osteggiare anche le minime e più ragionevoli rivendicazioni del popolo e della borghesia. Luigi finse e scappò, ma poi fu scoperto e tutti sappiamo come è finita.
Sono trascorsi più di due secoli da allora ma sembra che gli insegnamenti della storia non siano serviti a nulla.
Nella Francia del globalista Macron, insediatosi all’Eliseo appena un anno e mezzo fa, una fiumana di popolo si è ribellata alle élites finanziarie che governano il Paese proprio attraverso il rampollo dei Rothschild. Le istanze dei cosiddetti gilets jaunes (gilet gialli) sono più che ragionevoli e possono riassumersi fondamentalmente sotto tre aspetti: meno tasse, più lavoro e meno Europa. In fin dei conti, le stesse richieste popolari del 1789, con la differenza che all’epoca il “meno Europa” corrispondeva all’istanza di maggiore democrazia.
La Ue rappresenta dunque la nuova aristocrazia europea. E l’Ancien Règime, uscito dalla porta, è rientrato prepotentemente dalla finestra. Ma stavolta la dittatura delle élites è più forte e maggiormente radicata nei corpi intermedi della società. Detiene la ricchezza, i mezzi di informazione e il potere politico. Non è facile da individuare e sa camuffarsi da falsa amica del popolo. Esattamente come Macron ha fatto in Francia riuscendo a farsi eleggere Presidente della Repubblica.
Ma poi, ed anche ben presto, i nodi sono venuti al pettine. Centinaia di migliaia di artigiani, piccoli imprenditori, lavoratori sottopagati, insegnanti, professionisti e disoccupati hanno compreso l’imbroglio e vogliono porvi rimedio costringendo Macron alle dimissioni. Una speranza che andrà delusa perché il Presidente della Repubblica francese, dopo il suo discorso atteso per stasera, molto probabilmente rimarrà al suo posto.
Ma la partita è solo all’inizio. Luigi rimase re anche dopo la presa della Bastiglia. Perse la testa – nel vero senso della parola – solo dopo il precipitare degli eventi a causa della ottusità e dell’ostruzionismo delle élites, che tentarono di tutto per conservare uno status quo ormai sull’orlo del declino irreversibile.
Macron è sulla buona strada. Vedere degli inermi manifestanti colpiti a manganellate o con proiettili di gomma non è proprio sinonimo di democrazia. Così come sembra davvero strano (si fa per dire!) che tutti i ben pensanti della sinistra radical chic non abbiano preso posizione contro il loro amichetto Macron di fronte alla repressione, in stile “ghetto di Varsavia“, nei confronti di decine di liceali messi spalle al muro e mani dietro la nuca.
Insomma, se a picchiare sono gli amici global, il pericolo fascista improvvisamente scompare.
Il dato di fatto è che le élites commettono sempre gli stessi errori. Stavolta, alla richiesta dei popoli di tornare alla centralità degli Stati nazionali e delle loro Costituzioni democratiche, le élites spingeranno alla cieca verso il percorso opposto. E finirà male, molto male. Anche perché le élites mondialiste dei giorni nostri sono molto più feroci della vecchia, e in alcuni casi protettiva, monarchia assoluta settecentesca. Le attuali élites sono pronte a tutto pur di conservare il potere. Per questo il popolo dovrà essere ancora più intransigente. Insomma, è iniziata la guerra del Terzo Millennio: popoli VS élites!

di Giuseppe PALMA

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Paolo BECCHI e Giuseppe PALMA, con Prefazione di Matteo SALVINI, “Dalla Seconda alla Terza Repubblica. Come nasce il governo Lega-M5S“, Paesi edizioni, luglio 2018: https://www.amazon.it/Dalla-Seconda-Repubblica-governo-Lega-M5S/dp/8885939074/ref=mp_s_a_1_1?__mk_it_IT=%C3%85M%C3%85Z%C3%95%C3%91&qid=1534592637&sr=8-1&pi=AC_SX236_SY340_QL65&keywords=dalla+seconda+alla+terza+repubblica&dpPl=1&dpID=51d0hIhW8xL&ref=plSrch

 

 


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