Difesa
“Ghost Commander II”: La portaerei del futuro svelata da Hanwha ocean al MADEX 2025

Durante il MADEX 2025, esposizione di difesa navale tenutasi a Busan, in Corea del Sud, dal 28 al 31 maggio 2025, Hanwha Ocean ha presentato il Ghost Commander II, un innovativo concetto di portaerei progettato per operazioni aeree con e senza equipaggio. Possiamo parlare della prima portaerei ibrida per aerei e droni mai progettata.
Questo progetto, svelato durante l’evento, segna un significativo passo avanti nell’innovazione navale, combinando l’architettura tradizionale delle portaerei con sistemi autonomi all’avanguardia. Il Ghost Commander II ridefinisce la proiezione di potenza marittima, integrando sinergie tra velivoli pilotati e sistemi senza equipaggio.
Caratteristiche principali del Ghost Commander II
Il Ghost Commander II è una piattaforma di comando e controllo di nuova generazione, lunga circa 240 metri e con un dislocamento stimato di 42.000 tonnellate, quindi leggermente superiore alla Trieste italiana, che disloca 38.000 tonnellate. È dotato di una pista di volo con catapulta elettromagnetica, tre cavi di arresto e un sistema di lancio secondario. Dispone di sei piazzole per elicotteri per operazioni di decollo e atterraggio verticale, supportate da due elevatori che collegano il ponte di volo a un hangar interno versatile, in grado di ospitare sia velivoli ad ala rotante che droni (UAV).
A differenza delle portaerei tradizionali, il Ghost Commander II integra sistemi di lancio verticale (VLS) per missili, riflettendo un approccio verso piattaforme autonome e pronte al combattimento, che combinano capacità aeree, di superficie e subacquee. Si tratta di un concetto più simile a quello russo che a quelli occidentali, soprattutto USA, dove si dà per scontato che la portaerei sia parte di un gruppo navale che si occupa della sua difesa e delle capacità di attacco convenzionali.
L’hangar è ottimizzato per ospitare non solo velivoli, ma anche veicoli di superficie e subacquei senza equipaggio, supportando missioni che spaziano dalla raccolta di intelligence alla sorveglianza, fino a operazioni di attacco e guerra elettronica. Questo design polivalente consente alla nave di fungere da quartier generale galleggiante per operazioni di flotta distribuita.
Innovazione e contesto strategico
Il progetto riflette la collaborazione con le nuove dottrine della Marina della Repubblica di Corea, soprattutto alla luce dei ritardi del programma CVX per una portaerei leggera destinata a ospitare velivoli STOVL come l’F-35B. Il Ghost Commander II si distingue per modularità, integrazione di sistemi senza equipaggio e sensori avanzati, offrendo un’alternativa più flessibile. Sebbene ancora in fase di progettazione, la piattaforma sottolinea l’importanza di interoperabilità, consapevolezza multidominio e riduzione del rischio per il personale attraverso l’uso esteso di sistemi autonomi.
Tra gli asset senza equipaggio previsti c’è il MQ-1C Gray Eagle STOL, un drone a decollo e atterraggio corto già testato su navi sudcoreane. Hanwha Ocean sta valutando ulteriori opzioni per UAV, con l’intenzione di adattare il ponte di volo e l’hangar in base alle scelte future, evidenziando la natura evolutiva e pronta al futuro del progetto.
Capacità di difesa
Per la protezione e la difesa di area, il Ghost Commander II è equipaggiato con sistemi avanzati. Il sistema di difesa ravvicinata (CIWS-2), sviluppato da LIG Nex1, è posizionato in tre punti strategici (lato di dritta superiore, poppa e sezione centrale di sinistra) per una copertura a 360 gradi contro minacce come missili, droni e imbarcazioni veloci. Inoltre, due sistemi di lancio verticale, ciascuno con 16 missili terra-aria (per un totale di 32 intercettori), rafforzano la capacità di difesa aerea a lungo raggio.
Un gruppo aereo ibrido
Il cuore operativo della portaerei è il suo gruppo aereo ibrido, composta da velivoli con e senza equipaggio. Include il LOWUS di Korean Air, un UAV stealth ottimizzato per voli in formazione e a bassa visibilità radar, e il Gray Eagle-STOL, sviluppato da Hanwha Aerospace e General Atomics, ideale per operazioni navali di sorveglianza e attacco. La nave può ospitare anche elicotteri per operazioni marittime e d’assalto anfibio, rendendola un moltiplicatore di forza versatile per scenari sia convenzionali che asimmetrici.
Prospettive strategiche
Il Ghost Commander II non è solo una nave, ma una rivoluzione strategica. Le future battaglie navali saranno definite dalla capacità di coordinare dati in tempo reale, schierare sistemi autonomi su larga scala e mantenere una presenza persistente in zone contese senza esporre gli equipaggi a rischi elevati.
Con la sua flessibilità, resilienza e scalabilità, questa portaerei posiziona la Corea del Sud all’avanguardia nella trasformazione globale della difesa marittima, in un contesto in cui le nazioni investono sempre più in piattaforme multidominio per affrontare ambienti di guerra elettronica complessi.
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